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Tra alti e bassi il Rally Marca di Xmotors

La scuderia di Montebelluna gioisce per il successo di Forato ed i podi del presidente Stefan e di Comarella. Sfortunati protagonisti Aloisi, Scopel e Bernardi.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

Il Rally della Marca numero trentacinque potrebbe essere riassunto, in un solo colpo, come un giro sulle montagne russe. Bilancio alla pari quello che traccia, al termine dell'evento di casa, la scuderia di Montebelluna, con tre piloti sugli scudi, autori di ottime prestazioni, ed altrettante belle cavalcate terminate anticipatamente. Riflettori puntati sulla Skoda Fabia numero quattordici, griffata Metior, condotta in gara dal riconfermato leader della classifica provvisoria, tra le R5, nel Campionato Italiano WRC: stiamo parlando di Antonio Forato che interpreta al meglio il cambio di casacca, dominando in lungo ed in largo assieme ad Ivan Gasparotto, per i colori del binomio Xmotors e Jteam. Per lui la netta vittoria di classe e di gruppo nonché la sesta piazza nella classifica assoluta. Autore di sei scratch su nove speciali disputate il pilota di Castelfranco Veneto, complice alcuni illustri ritiri, può andare in vacanza e guardare tutti dall'alto, forte di diciotto punti di vantaggio. Gli fa eco il presidente Francesco Stefan che, ritornato all'asfalto dopo quasi un anno di latitanza, onora al meglio l'arrivo in casa Xmotors della nuova Ford Fiesta R5, cogliendo una brillante terza piazza di classe e di gruppo.

Affiancato da Manuel Menegon alle note il patron del sodalizio trevigiano si è ben difeso sugli insidiosi asfalti casalinghi, alla guida della vettura campionessa d'Italia nel 2016 con un certo Giandomenico Basso, con un avvio contratto per alcuni problemi di assetto, prontamente risolti dallo staff di Assoclub Motorsport, che cura la parte tecnica delle vetture di casa Xmotors. Dura solo cinque prove il Marca di Giovanni Aloisi, che non può considerarsi soddisfatto guardando all'epilogo della passata edizione: il pilota di Castelfranco Veneto, in coppia con Simone Stoppa sull'unica Mitsubishi Lancer Evo IX al via, ha visto la dea bendata riuscire a prevalere ancora una volta, al via della quinta prova speciale, dove il cedimento del semiasse posteriore sinistro ha posto la parola fine ad una gara comunque costruttiva.

La pillola più dura da mandare giù resta comunque quella di Roberto Scopel, al via con Andrea Prevedello al proprio fianco sulla Renault Clio Williams di MotulTech Racing: dopo aver siglato sei prove speciali in fila ed aver rifilato oltre un minuto al primo degli inseguitori, in classe A7, si rendeva autore di un doppio cappottamento, precludendo un ottimo risultato, al termine di un weekend che lo aveva visto spesso protagonista assoluto tra le due ruote motrici. Marca da incorniciare, se non fosse per la rottura di un semiasse sull'ultima speciale, per Enrico Bernardi, Carlo Guadagnin e la loro Renault Clio di classe N3 del Team 71: a lungo con i primi, nonostante la lontananza dalla guida su asfalto, ed autore anche del miglior tempo sul secondo passaggio sulla “Monte Tomba” il portacolori di Xmotors ha visto sfuggire un terzo gradino del podio quanto mai meritato per chiudere al quarto posto. Sorride a metà anche Marino Comarella, il quale completa la propria trasferta con una seconda posizione di classe N2 che non lo soddisfa in pieno: con Mattias Conci alle note il pilota della Peugeot 106, pur facendo suoi tre crono, non è riuscito a salire sul gradino più alto del podio, al termine di una lotta entusiasmante con la vettura gemella di Pasa.

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