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A Treviso arrivano 19,5 milioni dal Pnrr, Conte: «Riqualificheremo l'ex Salsa e le mura»

Il sindaco: «Con i fondi ottenuti andremo a rigenerare alcuni buchi neri della città, tra cui anche l'ex Macello. Senza contare che daremo nuova luce ad alcuni spazi della Biblioteca comunale»

Dei 905 milioni di euro che presto entreranno nelle casse degli Enti locali veneti tramite il bando Pnrr dei fondi per la rigenerazione urbana, ben 19,5 andranno a Ca’ Sugana. Un risultato importante quello ottenuto dal Comune, anche perché il sindaco di Treviso Mario Conte nelle scorse settimane aveva dato battaglia per la non equità dei parametri con cui erano stati lasciati fuori dalla prima tranche di finanziamenti diversi progetti meritevoli. Nella Marca ci sono comunque altri 9 Comuni che hanno presentato progetti e che ora riceveranno i finanziamenti: Castelfranco, Conegliano, Mogliano, Montebelluna, Paese, Preganziol, Vedelago, Villorba e Vittorio Veneto.

«Con i fondi ottenuti andremo a rigenerare un buco nero come l’ex Caserma Salsa avendo, nei mesi scorsi, completato il passaggio dal Demanio all’Amministrazione Comunale – continua il primo cittadino trevigiano - L’obiettivo è quello di creare degli spazi sportivi e culturali per i giovani, facendo tornare a vivere un’area ormai chiusa da troppo tempo». Un altro progetto su cui poi investirà il Comune è quello della riqualificazione della Biblioteca Comunale. E ancora, parte dei fondi verrà convogliata anche sulla rigenerazione delle storiche mura cittadine e sull’ex macello che diventerà un centro di supporto per le persone in difficoltà. «Con questi progetti vogliamo dare risposta ai giovani, agli studenti, alle persone che cercano lavoro e a chi è in difficoltà. Si tratta quindi di una grande opportunità per rilanciare il nostro territorio» conclude il sindaco.

Una opinione condivisa anche dall’eurodeputato trevigiano della Lega Gianantonio Da Re: «I 905 milioni di euro che il Governo stanzierà rappresentano una grandissima vittoria per la nostra regione, frutto del puntuale e determinato lavoro dei nostri sindaci, primo fra tutti Mario Conte. Si tratta di una giusta conclusione di una battaglia portata avanti dai nostri amministratori locali, a tutti i livelli, contro una vera e propria ingiustizia nei confronti di enti locali virtuosi ma inspiegabilmente penalizzati da Roma – chiosa Da Re - E non ne faccio una questione di Nord e Sud Italia ma di equità. Adesso il dialogo deve continuare per dettare i tempi di erogazione di questi fondi che serviranno per la realizzazione di progetti importanti per le nostre comunità».

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