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Il 22 settembre a Verona gli stati generali dei Comuni del Veneto

Obiettivo un documento condiviso da inviare a Governo e Regione. PNRR, accoglienza, riordino territoriale e tante altre sfide per i Comuni

Il modello veneto per la pubblica amministrazione. È questo il payoff degli “Stati Generali dei Comuni del Veneto”, l’assemblea plenaria annuale dei soci di Anci Veneto in programma venerdì 22 settembre dalle 9 nel Palazzo della Gran Guardia a Verona. Dal PNRR all’accoglienza dei migranti, dal riordino territoriale all’abuso d’ufficio, dalla gestione post reddito di cittadinanza al nuovo codice degli appalti e la carenza di personale: sono tante le sfide alla quale sono chiamati i sindaci che necessitano di fondi e risposte urgenti dagli enti sovraordinati. Dopo l’edizione 2022 di Padova, i nuovi Stati Generali di Verona, oltre a celebrare il 50° anno di fondazione di Anci Veneto, arrivano in un momento delicato per tutte le Amministrazioni Comunali, chiamate a governare quotidianamente emergenze in più settori. Ecco perché l’assemblea servirà a fare il punto della situazione e a stilare un documento condiviso da inviare alla Regione e al Governo con le richieste da parte dei Comuni del Veneto anche nella prospettiva della redazione della Legge di Bilancio 2024, sia a livello nazionale sia regionale. Oggi a Treviso la conferenza stampa di lancio alla quale hanno preso parte il presidente di Anci Veneto, Mario Conte, la vicepresidente vicaria di Anci Veneto, Maria Rosa Pavanello, la vicepresidente di Anci Veneto, Elisa Venturini e il direttore di Anci Veneto, Carlo Rapicavoli.

I Comuni del Veneto si trovano da affrontare numerose problematiche: l’aumento dei costi e/o scarsità dei materiali, difficoltà normative, amministrative e gestionali, la necessità di rafforzare la capacità amministrativa con assunzioni di personale negli Enti locali, ritardi nei pagamenti dei contributi, ritardi negli adempimenti e nelle risposte da parte dei Ministeri, la complessità di gestione della piattaforma Regis. A questo si aggiunge il definanziamento di 13 miliardi di interventi di competenza dei Comuni contenuto nella proposta del PNRR per i quali non si è ancora trovata una fonte di certa di copertura e l’attuale incertezza sulla gestione dell’accoglienza dei migranti, che investe sui territori comunali e anche sul fronte della gestione dei minori non accompagnati, sempre in capo ai Comuni.

L’obiettivo degli Stati Generali è dunque quello di redigere un documento condiviso che affronti sinteticamente per punti le questioni principali che intendiamo porre ai vari livelli di governo. Abbiamo la possibilità, insieme, di presentare istanze concrete che tengano conto delle sensibilità, delle priorità e dei bisogni di tutti, per un cambiamento vero e tangibile da parte dei nostri cittadini in termini di efficienza e servizi.

«Gli Stati Generali sono un momento fondamentale di confronto durante il quale coi sindaci affronteremo tutte le tematiche urgenti e sono tantissime – ha detto Mario Conte – Anci Veneto taglia anche il traguardo dei 50 anni e sarà dunque anche l’occasione per festeggiare. I sindaci si trovano ogni giorno a dover affrontare emergenze, carenza di strumenti e di fondi, vuoti normativi. Tanti sono i temi da affrontare: PNRR (i cantieri nei Comuni veneti sono già avviati, non c’è alcun ritardo quindi confidiamo sul fatto che a breve si trovi una soluzione per i 13 miliardi di lavori definanziati, che però di fatto sono già partiti), accoglienza dei migranti (un’emergenza umanitaria che ricade sui territori, per fortuna c’è ottima collaborazione coi Prefetti), riordino degli ambiti territoriali sociali, gestione del post reddito di cittadinanza, il nuovo codice degli appalti, la carenza di personale… per questo abbiamo chiesto a tutti i nostri associati di portare osservazioni che confluiranno poi in un documento comune da inviare a Regione e Governo: osservazioni che non saranno frutto del singolo amministratore, ma la voce della Comunità che amministra. Con orgoglio vogliamo essere protagonisti e dare indicazioni e supporto costruttivo, perché il modello veneto continui a crescere. Il 22 settembre a Verona uscirà una nuova visione di territorio, un territorio migliore».

«Le continue modifiche alle norme non hanno reso sicuramente la vita dei sindaci più facile e di conseguenza l’amministrare le comunità – ha detto Maria Rosa Pavanello – tanti i temi da discutere, da quelli più urgenti a quelli ormai cronici come la mancanza di personale qualificato o di segretari comunali». «Quello della riforma degli ambiti sociali è un tema che investe direttamente i Comuni – ha spiegato Elisa Venturini – per il quale stiamo lavorando da tempo insieme alla Regione, sarà fondamentale la sinergia tra Enti. Per questo gli Stati Generali servono a fare il punto della situazione, per poi portare le istanze dei Comuni nelle sedi regionali e nazionali».

ANCI VENETO

Associazione Regionale dei Comuni del Veneto, ente rappresentativo fondato nel 1973 che da mezzo secolo ormai supporta le Amministrazioni Comunali nell’attività amministrativa. Sono 13 i presidenti che si sono succeduti in questi anni, 2 i segretari generali, oltre 50.000 gli iscritti ai corsi di formazione per oltre 2.000 ore erogate. Dall’autonomia all’elezione diretta dei sindaci, fino alle sfide del PNRR: 50 anni di grande impegno. Anci Veneto, comprese le Unioni dei Comuni, conta attualmente 499 soci.

UN PO’ DI STORIA

Nascita: Anci Veneto nasce ufficialmente il 19 maggio 1973 dall’assemblea radunata a Palazzo Sceriman a Venezia. Una settimana più tardi l’elezione del primo presidente, l’allora sindaco di Noventa Vicentina (VI) Ettore Trevisan, sempre a Venezia ma a Ca’ Farsetti.

I presidenti: in ordine cronologico, si sono succeduti Ettore Trevisan (1973-1976) sindaco di Noventa Vicentina (VI), Renato Gozzi (1976-1979) sindaco di Grezzana (VI) e di Verona, Antonio Mazzarolli (1979-1991) sindaco di Treviso, Eugenio Rossetto (1991-1993) sindaco di Schio (VI), Aleardo Merlin (1993-1995) sindaco di Roverchiara (VR), Giuseppe Berlato Sella (1995-2000) sindaco di Schio, Maurizio Facincani (2000-2004) sindaco di Villafranca di Verona (VR), Roberto Andriolo (2004) sindaco di Agugliaro (VI), Vanni Mengotto (2004-2009) sindaco di Este (PD), Giorgio Dal Negro (2009-2014) sindaco di Negrar (VR), Maria Rita Busetti (2014) sindaca di Thiene (VI), Maria Rosa Pavanello (2014-2019) sindaca di Mirano (VE) e, infine, Mario Conte (dal 2019 a oggi) primo cittadino di Treviso. I Segretari generali: Dario Menara (1973-2015), Carlo Rapicavoli (2015-oggi).

BATTAGLIE SOSTENUTE DA ANCI

L’autonomia: è la madre di tutte le battaglie, perché sta nel concetto stesso di ente locale. A partire da quella delle sezioni regionali dell’Anci, sancita nel 1992 all’Assemblea congressuale di Sorrento con la possibilità di dotarsi di un proprio statuto. Documento quest’ultimo che sarà elaborato e approvato da Anci Veneto direttamente l’anno successivo. Nel 1994 viene costituita la società a responsabilità limitata SoveSea, la cui ragione sociale viene modificata nel 2000 in Anci Sa, da allora indispensabile braccio operativo dell’Anci Veneto.

Fronte legislativo: un impegno costante di proposte in favore degli enti locali: dalla Legge 142/90 sull'ordinamento degli enti locali agli interventi sul reclutamento dei segretari comunali, dalla costituzione di una Consulta per l’Interfaccia tra Enti locali e Regione del Veneto all’introduzione di un Patto di Stabilità Regionale. E, ancora, il sostegno all'elezione diretta del sindaco nonché a una finanza locale, fatta di risorse anche trattenute direttamente dal territorio, a sostegno di amministratori e cittadini.

Unitarietà degli amministratori comunali veneti: Anci Veneto ha promosso l’unione di intenti al di là delle logiche di partito, risultato ottenuto già in grandi manifestazioni come quella a Roma il 1° ottobre 2008 per il 20% delle entrate, o in quelle successive a marzo 2013 e gennaio 2014.

FORMAZIONE

La normativa che cambia in continuazione, le criticità che arrivano, le difficoltà oggettive nella gestione della macchina comunale. Ecco perché Anci Veneto ha scelto di investire sensibilmente per i propri associati (e non solo) nella formazione costante, diversificata e aggiornata, con esperti di primo piano come relatori. Dal 2012 l'attività formativa è stata riunita in un vero e proprio pacchetto, l'"Offerta formativa" appunto, che da allora ha erogato oltre 2.000 ore in almeno 560 giornate, seguite da oltre 50.000 iscritti. Dal 2020, inoltre, utilizza lo strumento dei webinar per arrivare a un pubblico ulteriormente ampio, affrontando tutti i temi più cogenti dell'amministrazione locale (il PNRR, Mepa e acquisti delle Pa, gestione del personale, politiche sociali e welfare, digitalizzazione, edilizia e urbanistica, anticorruzione e protocollo di legalità). Amministratori pubblici e dipendenti comunali dunque sempre formati.

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