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Martedì, 30 Aprile 2024
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Sla, addio all'infermiere Maurizio Tronchin: «Tra i primi operatori del Suem»

Preganziol in lutto per la scomparsa dell'infermiera 66enne, per anni in servizio all'ospedale Ca' Foncello. Tre anni fa gli era stata diagnosticata la Sla: lascia la moglie, una figlia, un nipote, mamma e sorella. L'ultimo saluto lunedì pomeriggio, 25 settembre, a Frescada

Si è spento nella serata di giovedì 21 settembre il sorriso di Maurizio Tronchin, 66 anni, infermiere che ha lasciato il segno al 118 e al servizio di urgenza medica dell'ospedale Ca' Foncello. Da tre anni a questa parte Tronchin stava lottando contro la Sla, malattia che non gli ha lasciato scampo, strappandolo all'affetto dei suoi cari dopo una vita vissuta sempre al servizio degli altri. 

Tra i primissimi operatori del Suem 118 a Treviso, ha lavorato per anni come capo-coordinatore del servizio di urgenza medica. In precedenza aveva prestato servizio in pronto soccorso, mentre a fine carriera aveva ottenuto il trasferimento nell'area riabilitativa del Ca' Foncello. Dopo la scoperta della malattia, Tronchin non si è mai dato per vinto, rimanendo lucido fino all'ultimo giorno. Legatissimo alla sua famiglia, aveva da poco festeggiato i 40 anni di matrimonio con l'adorata moglie Sandra mentre la nascita del nipotino Leonardo gli aveva dato nuova gioia e voglia di vivere negli anni difficili della lotta alla Sla. Prima di andarsene ha voluto abbracciare tutti i suoi cari un'ultima volta. La notizia della scomparsa di Tronchin ha lasciato nel dolore la comunità di Preganziol dove il 66enne viveva da anni. Tra le sue tante passioni: i viaggi in camper, le mezze maratone, il giardinaggio e i lavori manuali. A piangerlo oggi ci sono la moglie Sandra, la figlia Francesca con Davide, l'adorato nipotino Leonardo, la mamma Maria, la sorella Stefania e il fratello Lucio oltre a nipoti, cognati, amici, colleghi del Suem 118 e parenti tutti. L'ultimo saluto a Maurizio sarà celebrato lunedì 25 settembre, alle ore 15, nella chiesa parrocchiale di Frescada. Su espressa richiesta della famiglia durante la cerimonia non sono chiesti fiori ma eventuali offerte che saranno devolute all'Aism, l'Associazione Italiana Sclerosi Multipla.

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