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Montebelluna, vietati i mercati natalizi e tutti i "Panevin"

Venerdì 11 dicembre è stata pubblicata la nuova ordinanza comunale firmata dal sindaco Elzo Severin per evitare assembramenti e ridurre la curva dei contagi durante le feste

E’ stata pubblicata venerdì 11 dicembre un'ordinanza "omnibus", valida per il solo comune di Montebelluna. Si tratta di un provvedimento che in parte ribadisce le disposizioni nazionali del Dpcm e della recente ordinanza regionale in vigore da sabato 12 dicembre.

L'ordinanza comunale sarà valida fino al 15 gennaio 2021. Sospesi i “mercati straordinari di Natale” che si svolgono ogni anno nelle due domeniche che anticipano il Natale, tutti i "Pan e Vin" e gli spettacoli pirotecnici su tutto il territorio comunale. Vietate tutte le esibizioni di artisti di strada, spettacoli viaggianti e banchetti di cibi e bevande in strade e piazze. Per quanto riguarda i mercati, vengono confermati:

  • La collocazione temporanea del mercato agricolo a chilometro zero del sabato mattina in Largo X Martiri
  • Il mercato sperimentale della Frazione di Busta del martedì mattina
  • Il mercato maggiore del mercoledì, con la collocazione temporanea in Largo X Martiri dei banchi del settore alimentare, dei produttori agricoli e del settore non alimentare limitatamente alla categoria fiori e piante.

Per lo svolgimento dei mercati, come da ordinanza regionale del 10 dicembre, dovranno essere assicurati la perimetrazione e controllo degli accessi e la sorveglianza che verrà garantita sia con la presenza degli agenti della Polizia locale, dei volontari della Protezione civile sia, per quanto riguarda il mercato del mercoledì, con addetti incaricati dagli operatori economici del mercato. Il sindaco Elzo Severin spiega: «Con questa ordinanza cerchiamo di intervenire su due fronti: innanzitutto quello di evitare la diffusione del virus evitando occasioni di assembramento quali possono essere i tradizionali Panevin dell’Epifania e gli spettacoli pirotecnici delle festività natalizie. Dall’altro lato, anche attraverso la sorveglianza nel corso dei mercati, cerchiamo di tutelare indirettamente il personale sanitario messo a dura prova in questa fase. Purtroppo il numero di medici, infermieri ed operatori socio-sanitari contagiati è considerevole ed è nostro dovere cercare di evitare in qualsiasi modo sia di mettere ulteriormente a rischio questo personale prezioso, sia di mettere il crisi la struttura ospedaliera, già fortemente provata dall’emergenza».

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