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Ventimila disoccupati nella Marca: intesa per la formazione permanente

Giovedì 7 aprile la firma del protocollo tra Ulss 2, Conferenza dei sindaci, associazioni e Regione Veneto. Lo scopo: unire le forze per creare nuova forza lavoro attraverso una formazione mirata

«La provincia di Treviso, con oltre 850mila abitanti, conta oggi circa 20mila disoccupati di cui 7.800 sono giovani». A dirlo è Tiziano Barone, direttore di Veneto Lavoro, intervenuto alla firma del nuovo protocollo d'intesa dedicato alla formazione permanente della popolazione in età adulta. «Un servizio importantissimo - aggiunge Barone - che servirà ad avvicinare i cittadini in difficoltà ai cambiamenti del mercato del lavoro». Un progetto unico in Veneto e tra i primi anche a livello nazionale.

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Il protocollo

L'intesa è stata sottoscritta giovedì 7 aprile a Villa Carisi, quartier generale dell'Ulss 2 a Treviso. Nato dalla necessità di mettere in collegamento le persone in difficoltà sociale con le risorse formative e lavorative della Marca, il protocollo rappresenta un punto d'incontro tra domanda e offerta di lavoro. Hanno aderito al progetto: Cpia “Alberto Manzi” di Treviso (Centro provinciale istruzione adulti), capofila ed ente coordinatore della rete, Conferenza dei sindaci, Veneto Lavoro, Assindustria VenetoCentro, Confartigianato Imprese Marca Trevigiana, Coldiretti Treviso, Unindustria Servizi & Formazione, Confartigianato Marca Trevigiana Formazione, Impresa Verde Treviso e Ulss 2. L'intesa sottoscritta punta a intervenire attraverso una serie di attività su una parte consistente della popolazione adulta per colmare i deficit di competenze di base e di basse qualificazioni. I beneficiari potranno, grazie alle iniziative messe in campo, recuperare competitività nel mercato del lavoro e avere anche maggiori margini di inserimento e reinserimento nei propri contesti di vita sociale e familiare. Tra le figure più ricercate: manodopera specializzata, lavoratori del settore edile, agricolo, metalmeccanico, sanitario e turistico.

Le finalità

L'intento è quello di unire le forze tra i vari enti del lavoro presenti in provincia e rispondere al fabbisogno della popolazione in difficoltà. La rete farà sì che le iniziative promosse siano il più possibile raccordate e coordinate tra loro, superando la frammentarietà delle attività ed evitando sovrapposizioni. Grazie a questi interventi operativi le persone interessate saranno aiutate nell’accesso alle informazioni sulle iniziative promosse dagli enti territoriali che, dalla loro, raggiungeranno il target idoneo per rispondere alla loro offerta formativa. L'obiettivo è unire le forze per creare nuova forza lavoro attraverso una formazione mirata, a sostegno dei cittadini in via permanente.

I commenti

«Quella siglata oggi - esordisce il direttore generale dell'Ulss 2, Francesco Benazzi - è un'iniziativa importantissima, testimonianza di una sinergia straordinaria tra i vari enti del territorio».

Michela Busatto, coordinatrice del progetto e dirigente del Cpia “Alberto Manzi” di Treviso, aggiunge: «Con questo progetto vogliamo "unire i pezzi" per venire il più possibile in aiuto dei cittadini in difficoltà dando loro una possibilità concreta di inserirsi nel mondo del lavoro, creando figure altamente specializzate attraverso una formazione mirata».

Paola Roma, presidente della Conferenza dei sindaci, spiega: «Dopo un anno di lavoro, questo importante progetto vede finalmente la luce. Mi auguro sia uno strumento fondamentale per prevenire e ridurre al minimo la dispersione scolastica nei nostri territori».

Oscar Bernardi, presidente di Confartigianato Treviso, continua: «Disoccupati, cittadini in difficoltà e stranieri residenti nella Marca sono le categorie a cui si rivolge principalmente questa lodevole iniziativa. Aiutare la persone è fondamentale e come Confartigianato saremo sempre in prima linea per supportare attivamente questo protocollo».

Alberto Zanatta, vicepresidente di Assindustria Venetocentro, ha sottolineato come questo progetto metta al centro il capitale umano a 360 gradi mentre Giorgio Polegato, presidente di Coldiretti Treviso si è detto: «Onorato di far parte di quest'intesa. L'agricoltura è uno dei settori che meglio si adattano al progetto. Penso al periodo della vendemmia, ideale per sperimentare in prima persona la formazione sul campo. Spero avremo presto occasione di mettere in pratica quanto sottoscritto oggi».

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