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Rotary Club, un successo la serata in compagnia del Reparto Carabinieri Tutela Patrimonio Artistico

Presente il Generale Roberto Riccardi che ha parlato dell'opera di intelligence per la quale il reparto, poco più di trecento uomini, è riconosciuto a livello internazionale per qualità e dedizione

"Con il termine di patrimonio non si intende solo ricchezza materiale, ma l’etimo ha una indicazione precisa, 'cose appartenenti al padre', termine che assume tanto più valore quando si riferisce all’enorme ricchezza di patrimonio culturale e artistico di cui è ricco il nostro Paese, con la sua storia millenaria". Questo il messaggio con cui ha esordito il Generale Roberto Riccardi, comandante del Reparto Carabinieri Tutela Patrimonio Artistico, in una serata organizzata dal Rotary Club Treviso presieduto da Andrea Danesin. Reparto che è sorto nel 1969, un anno prima che l’Unesco mettesse mano ad una convenzione per il patrimonio artistico dei diversi Paesi a loro tutela da razzie belliche, traffici più o meno illegali ad opera di mercanti senza scrupoli.

Svariati gli esempi citati dal generale, con opere di recupero frutto di intelligence di cui il reparto, poco più di trecento uomini, è riconosciuto, per qualità e dedizione, a livello internazionale. Al termine di una relazione che ha molto colpito i presenti per la puntualità della dei temi toccati (“Non vi è solo il recupero degli oggetti passati, ma anche la lotta alla contraffazione nell’arte contemporanea”) il Generale Riccardi ha concluso con messaggio molto chiaro: “Dobbiamo, tutti, essere figli e custodi dei propri beni. Non amare l’arte, soprattutto in Italia, equivale ad un delitto”. E detto da un carabiniere…

IL GENERALE ROBERTO RICCARDI E IL PRESIDENTE ANDREA DANESIN-2

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