Male incurabile, addio a Simone Piazza: educatore e pedagoista
Aveva 50 anni, il decesso allo Iov di Castelfranco Veneto: originario di Santa Maria del Rovere, viveva da anni a Volpago del Montello. Stimato maestro di scuola elementare, lascia la moglie e un figlio di sette anni
Il mondo della scuola e dell'insegnamento nella Marca perde oggi uno dei suoi punti di riferimento: Simone Piazza è mancato all'affetto dei suoi cari a soli 50 anni. Fatale un tumore contro cui ogni cura si è rivelata vana, il decesso è avvenuto allo Iov di Castelfranco Veneto.
Nato a Treviso aveva vissuto gli anni della giovinezza nella casa di famiglia a Santa Maria del Rovere. Da tempo si era però trasferito sulle colline del Montello, a Volpago, dove viveva con la moglie e il loro amato figlioletto di sette anni. Dopo la laurea in Scienze dell'educazione e il dottorato in Scienze pedagogiche, Simone aveva capito che la sua vocazione era quella di educare. Maestro in diverse scuole elementari della provincia, era diventato pedagogista e sognava una scuola a misura di bambino, battendosi fino all'ultimo per combattere fenomeni come il disagio giovanile, il bullismo e la dispersione scolastica. Chi l'ha conosciuto lo ricorda come una persona sempre piena di vita e passione. Grande amante dei viaggi, era stato, tra i tanti paesi visitati, anche in America Latina, Marocco e India. Il festival "Ritmi e danze dal Mondo" a Giavera del Montello era per lui un appuntamento fisso. Circondato dall'affetto dei suoi cari, se n'è andato con il sorriso. A piangerlo oggi, oltre la moglie e il suo bambino, ci sono la mamma Giuseppina, la sorella Lucia e tantissimi amici e colleghi che ricordano Simone come un uomo davvero speciale. Ne sono la prova i tantissimi messaggi che in queste ore hanno riempito la sua bacheca social: "Ciao maestro Simone Piazza - si legge in uno di questi -. Amico sincero, cuore gentile, anima bella. Grazie per i tuoi insegnamenti, cercheremo di portare un po' di te in ogni piccolo passo, provando con umiltà ad essere giraffe, creando la vita in una danza".