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Dramma del Terraglio, in 500 oggi per l'ultimo saluto a mamma Miriam

Si sono svolti alle 15 le esequie della 51enne Miriam Cappelletto, deceduta negli scorsi giorni in un terribile incidente stradale insieme all'amica 63enne Mara Visentin

Si sono svolti oggi alle ore 15, presso la Chiesa parrocchiale di Conscio, le esequie di Miriam Cappelletto, la 51enne deceduta negli scorsi giorni in un terribile incidente stradale lungo il Terraglio insieme all'amica 63enne Mara Visentin il cui funerale è stato celebrato nella giornata di ieri nella chiesa arcipretale di Preganziol. Le due donne, intorno all’una e mezza di giovedì 24 marzo, erano state improvvisamente tamponate a folle velocità da una Bmw di grossa cilindrata guidata dal 25enne rom Ronnie Levacovic, oggi ancora ricoverato in ospedale dove lotta tra la vita e la morte. L'auto su cui viaggiavano quel giorno era stata scagliata a decine di metri di distanza, nel fossato a bordo strada, tanto che le due amiche erano morte sul colpo tra i rottami del mezzo.

Presente oggi alla celebrazione, accanto ai parenti e ai tantissimi amici della donna, anche il sindaco di Preganziol Paolo Galeano e il suo vice Stefano Mestriner, oltre ai ragazzi della squadra di calcio della Robeganese (dove in passato aveva giocato Matteo, uno dei figli della vittima). Circa 500 comunque le persone che si sono assiepate in chiesa per ascoltare l'omelia del parroco di Conscio, don Fabio Bergamin: «Si è trattato di una morte violenta e senza senso che ci ha colpito tutti in maniera violenta, soprattutto la sua famiglia su cui il sole sembra essersi eclissato improvvisamente. Oggi le comunità di Coscio e Preganziol si stringono intorno ai familiari di Miriam, in primis ai figli Massimiliano, Martina e Matteo e al loro papà Davide, ma anche alla mamma Teresina, al fratello Mauro, ai cognati e alle cognate».

«Miriam era una donna solare, il suo sorriso era il regalo che faceva a tutte le persone che incontrava - continua don Bergamin - Amava la compagnia, la convivialità, stare tra la gente. Sempre disponibile e pronta nel bisogno. Adorava la vita ed era dedita ai suoi figli. La vita è il dono più prezioso per tutti, anche per chi si illude di esserne il padrone indiscusso, di quella propria e di quella altrui. La realtà però lo smentisce, perché la fragilità appartiene a tutti noi, come a Ronnie che sta lottando per la vita».

Uno dei momenti più toccanti della cerimonia è stata certamente la lettura, da parte del figlio maggiore di Miriam, Massimiliano, di una dedica rivolta alla madre: «Cara mamma, è così difficile essere qui oggi: eri un uragano di energia, donna e mamma che riusciva a trasmettere ad ognuno, con un semplice sorriso, grande positività e voglia di vivere, sempre una buona parole e un consiglio per tutti. Operativa su mille fronti, quante discussioni per questo, ma tu eri così, pronta a qualsiasi cosa, anche a costo di sacriticare te stessa, pur di riuscire a dedicare a chiunque momenti indimenticabili, capace di crescerci dando tutto ogni giorno, capaci di accontentarci come nessuno mai. Sei stata tradita da un destino beffardo ed infame, in questa tragedia vogliamo vedere anche solo un piccolo spiraglio di luce e quindi che tutte queste persone, oggi riunite per te, stiano solo prendendo parte ad un momento di festa, come piacevano a te».

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