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Sciopero, adesione in doppia cifra. Ma è flop nel trasporto pubblico

I dati dell'astensione dal lavoro proclamata da Cgil e Uil contro la manovra del governo mostrano, in provincia, punte dell'80% al Comune di Possagno ma a Treviso incrocia le braccia solo il 15% dei dipendenti pubblici. Non c'è stato il temuto blocco dei bus: su 347 lavoratori solo 40 addetti della Mom si sono messi in agitazione con il servizio che è stato pressoché regolare

E' un dipinto a tinte chiaro-scure il bilancio dello sciopero proclamato dai sindacati Cgil e Uil contro la manovra del governo e ridotto a sole 4 ore nel settore del trasporto pubblico dopo la precettazione del ministro Salvini e che ha riguardato anche la scuola e il pubblico impiego. Sul fronte del trasporto non c'è stato il temuto caos nella Marca dovuto all'agitazione. E' stata infatti piuttosto bassa l'adesione proprio fra i lavoratori di Mom: su 347 persone in servizio l'astensione ha riguardato appena 40 lavoratori, con un percentuale pari all'11,53%.

Soddisfazione per l'esito dello sciopero é comunque venuta dal segretario generale della Funzione Pubblica Cgil Marta Casarin. "“Era da anni - dice - che non registravamo una risposta di partecipazione alla mobilitazione così importante, tenendo presente che è stata indetta da due delle tre confederazioni maggiormente rappresentative”. L'adesione per il sindacato ha raggiunto ovunque le due cifre, anche se la percentuali di lavoratori interessati è stata diversa a seconda del comparto e anche, per quanto riguarda i Comuni, della località. "Il pubblico impiego - torna a dire la Casarin - aveva fatto registrare nell'ultimo sciopero generale del 2021 un'adesione complessiva del 4%. Nelle amministrazioni locali questa volta le cose sono andate bene a Possagno con l'80% di astensione dal lavoro, a Meduna di Livenza con il 65% e a Caerano di San Marco con il 42%. Cornuda ha fatto registrare il 25%, Castelfranco Veneto, Montebelluna e Mogliano una percentuale attorno al 12%. A Treviso ha incrociato le braccia il 15%".

"Poi - prosegue il segretario generale della Funzione Pubblica - abbiamo il dato relativo all'Inps con il 25% e la Camera di Commercio di Treviso al 18%. Da segnalare che ha incrociato le braccia il 61% dei lavoratori dell’asilo di Castelfranco e il 54% della Rsa di Colle Umberto, appartenenti entrambi al Gruppo Codes. Ancora, alla rsa Opere Pie Onigo di Pederobba si è arrivati al 23% di adesione mentre al 10% al Cesana Malanotti di Vittorio Veneto”. Quattrocento invece i dipendenti dell’azienda sanitaria locale che hanno preso parte all’astensione anche se i lavoratori delle strutture per anziani, sono soggetti alla precettazione al fine di non interrompere il servizio pubblico essenziale.

“Siamo molto soddisfatti - conclude Casarin -, i lavoratori e le lavoratrici trevigiane hanno dato un segnale importante dicendo basta. C’è chi ha ostacolato l’adesione e chi avrà da ridire, poco conta: il risultato in termini sindacali e di protesta di oggi è palpabile quanto, purtroppo, il malessere che quotidianamente stanno vivendo i dipendenti e i professionisti del pubblico impiego e delle Pa”.

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