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Tiramisù di Treviso diventa prodotto agroalimentare tradizionale

Il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali ha incluso il dessert italiano più popolare nella lista dei P.A.T. del Veneto. Inseriti nella speciale lista del Ministero anche lo spritz e la sopa coada. Festa a Le Beccherie

Alla vigilia della Giornata internazionale dedicata al dolce al cucchiaio più famoso nel mondo ( giovedì 21 marzo), il tiramisù di Treviso è stato inserito nella lista dei Prodotti agroalimentari tradizionali del Veneto dal Ministero delle Politiche agricole e alimentari.

La ricetta originale (uova, zucchero, mascarpone, savoiardi, caffè e cacao) del Tiramisù di Treviso è stata inserita nella lista ministeriale quale P.A.T. (Prodotto Agroalimentare   Tradizionale) del Veneto. «Si tratta di un riconoscimento importante per la città e per l’intero sistema del Tiramisù, con appassionati e professionisti, addetti ai lavori e al turismo eno-gastronomico che vedono così riconosciuto l’impegno di un duro lavoro portato avanti negli ultimi anni - ha raccontato Francesco Redi della Twissen -. Come Tiramisù World Cup, siamo particolarmente orgogliosi di aver lavorato in prima linea per la realizzazione del dossier che ha permesso questo successo. Le diverse interpretazioni del Tiramisù che vediamo ogni anno in gara stanno dando sempre più risonanza al prodotto che qui ha la sua versione originale e che continua a essere amato e mangiato in tutto il mondo». Per festeggiare il risultato raggiunto insieme ai tanti appassionati, il cookbook che tradizionalmente esce nel Tiramisù Day (e che raccoglie le ricette più curiose dell’ultima edizione della “sfida più golosa dell’anno”) dal 21 marzo si potrà scaricare gratuitamente al link diretto al sito della Tiramisù World Cup. Oltre al tiramisù, nell’elenco che viene aggiornato annualmente dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf), e giunto alla ventiquattresima revisione, sono stati inclusi: lo Spritz Veneto (Provincia di Venezia); la Sopa Coada (Provincia di Treviso); la Pearà (Provincia di Verona); il Baccalà alla Capuccina (Provincia di Padova); la Pastissada de Caval (Provincia di Verona); le Cozze di Pelestrina (Provincia di Venezia); la Cassopipa (Provincia di Venezia); l’Olio extravergine della Valpantena (Verona); la Straeca di cavalla (Provincia di Padova); il Folpo alla veneta (Provincia di Padova) e i Risi e bisi/ rixi e bixi (Provincia di Venezia).

I commenti

Così l’assessore all’Agricoltura della Regione del Veneto, Federico Caner, esprime soddisfazione per l’inserimento del Tiramisù tra i prodotti le cui metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura risultino consolidate nel tempo, rispettando regole tradizionali, protratte nel tempo, per un periodo di almeno 25 anni. «Grazie a questo riconoscimento nazionale, valichiamo la soglia simbolica dei 400 prodotti agroalimentari tradizionali della Regione del Veneto, posizionandoci al quarto posto nella classifica nazionale, alle spalle di Campania, Lazio, Toscana e superando, quest’anno, l’Emilia Romagna - prosegue Caner -.  Un attestato che certifica il saper tramandare le tradizioni, le storie, i sapori e soprattutto i saperi della buona cucina veneta».

«Siamo orgogliosi di questo nuovo riconoscimento che attesta l’iconicità e la territorialità del dolce più amato al mondo, il tiramisù di Treviso - le parole dell’assessore alla città produttiva, Rosanna Vettoretti -. Siamo certi che questa ulteriore certificazione sarà un ulteriore incentivo a tutelare, divulgare e promuovere una ricetta che ha saputo conquistare il mondo intero, come peraltro testimonia la manifestazione che ogni anno attira in Città migliaia di persone fra “tiramisù maker” e visitatori, la Tiramisù World Cup. Da parte dell'amministrazione comunale ci sarà sempre l’impegno nella promozione degli eventi dedicati a questo dolce, legato indissolubilmente alla nostra storia».

«Il riconoscimento è un grande passo avanti e non posso che guardare con grande soddisfazione a questo risultato - Dania Sartorato, presidente Unione provinciale Confcommercio della provincia di Treviso -. Faccio i miei complimenti a Francesco Redi per il grande lavoro svolto e l’auspicio è di poter trasformare questo progetto in una risorsa per il sistema permanente. Oltre alla grande soddisfazione, esprimo il pieno sostegno all’iniziativa».

Paolo Caratossidis, presidente del Festival della Cucina Veneta che ha realizzato l’intero dossier per le specialità regionali, aggiunge: «Il Veneto è uno scrigno di saperi e sapori apprezzati in tutto il mondo e questo riconoscimento premia l'impegno e la passione di coloro che hanno spontaneamente lavorato nella gestione del dossier e nella ricerca delle fonti. La Cucina Veneta è la prima cucina “fusion” della storia e rappresenta un eccezionale driver turistico per il territorio, vista poi l'esplosione del cosiddetto turismo eno-gastronomico». Nel corso della conferenza stampa che si è tenuta presso Le Beccherie di Treviso non è mancato Paolo Lai, titolare del ristorante «oramai considerato la “casa madre” del Tiramisù, un luogo che, forte della storia e della tradizione che porta con sé, riesce ancora oggi ad attirare turisti italiani e stranieri che arrivano in città».

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