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Cronaca Arcade

Agguato in casa, rapinato il titolare del ristorante "Ai tre pioppi"

Valter Saccon accerchiato poco dopo le 20 di domenica da tre malviventi, travisati con un passamontagna e armati: i banditi lo hanno seguito in casa e si sono fatto consegnare alcune centinaia di euro

ARCADE Attimi di terrore quelli vissuti domenica sera, poco dopo le 20, dal titolare del ristorante "Ai tre Pioppi" di Arcade, Valter Saccon. L'imprenditore, mentre stava rientrando nella sua abitazione di via degli Alpini, è stato accerchiato da una banda composta da almeno tre malviventi, armati e travisati con un passamontagna, che lo hanno seguito e sorpreso in casa per farsi consegnare il denaro che aveva con sè. La banda era probabilmente entrata dal retro dello stabile. Con Saccon era presente anche la moglie, Assunta Sordi, che ha assistito, impotente, alla rapina che era in corso. I malviventi si sono appropriati di una somma di circa 400 euro e dell'auto della moglie, una Golf. I coniugi sono stati poi legati, liberandosi solo quando i banditi erano già lontani. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Montebelluna che ora indagano sull'episodio. Al vaglio degli investigatori anche i filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona.

Sul fatto è poi intervenuto anche il Governatore Luca Zaia: "È una black list senza fine quella dei furti e delle rapine nel cuore dei nostri territori e delle nostre città, fino a dentro le case. Siamo di fronte a una criminalità che alza sempre di più il livello di violenza: una situazione da allarme rosso che, richiede un intervento deciso da parte del Governo con più risorse per le forze dell’ordine da dedicare al presidio del territorio, e con strumenti più incisivi per gli inquirenti”. Così il Presidente della Regione del Veneto commenta l’ennesimo episodio avvenuto nella Marca con la rapina nell’abitazione dei coniugi Saccon ad Arcade. “La sicurezza è una priorità purtroppo ancora in buona parte disattesa nonostante gli sforzi delle forze dell’ordine e degli inquirenti – aggiunge Zaia - e l’episodio di Arcade ne è l’ennesima conferma. Non possono esistere mezze misure nella difesa della legalità. Da tempo immemore chiedo più mezzi e risorse per le nostre forze dell’ordine e allo stesso tempo strumenti normativi che permettano agli inquirenti di tenere dietro le sbarre i malviventi, ai quali le leggi riservano troppe scappatoie per non pagare subito e fino in fondo per il male che fanno”. “Il mio grazie – conclude Zaia - va alle forze dell’ordine per tutto quello che fanno ogni giorno per proteggere le nostre comunità e individuare i colpevoli con tempestività. Ma il grazie della gente per bene non basta. Vanno aiutati e sostenuti, dalla politica e dalla legislazione”.

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