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Cronaca Tarzo

A Belluno una cooperativa scolastica per aiutare gli alunni in difficoltà economica

Gli alunni gestiscono vendita di pizzette, yogurt e frutta, ma anche pagamenti fornitori e rendicontazione. L’iniziativa in atto alla scuola media Nievo con il supporto di Banca Prealpi

TARZO Una cooperativa scolastica per insegnare ai ragazzi a diventare gli imprenditori di domani. Un’impresa collettiva dove lo spirito di impresa ha lo stesso peso delle competenze sociali e civiche, con l’obiettivo finale di promuovere l’assunzione di responsabilità e l’autonomia negli studenti. Questo il senso di “Mi piace condividere”, progetto didattico-educativo di avvio e gestione di una cooperativa scolastica attivo, per l’anno scolastico 2017-2018, nella scuola media Ippolito Nievo di Belluno.

Dallo scorso anno, l’Istituto ha deciso di coinvolgere maggiormente gli studenti alla vita e gestione della scuola, istituendo il Consiglio dei Ragazzi e proprio i rappresentanti delle classi terze sono coinvolti nella vendita di pizzette, yogurt e frutta durante la ricreazione, nella scelta e nel pagamento dei fornitori, passando per la rendicontazione, senza dimenticare la solidarietà. I proventi serviranno per dare mano agli alunni in difficoltà economica, alla riduzione del costo delle gite e a finanziare altre attività. A dare sostegno economico e una concreta mano allo sviluppo dell’iniziativa, la Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi di Tarzo, che crede molto in questo progetto (in passato l’istituto ha sostenuto la nascita e lo sviluppo di diverse cooperativa scolastiche anche nel territorio vittoriese).

Nel dettaglio, quello che gli studenti sperimenteranno, sarà il lavoro di una vera e proprio “azienda”, con l’organizzazione dei compiti per settori. Chi vende i prodotti, durante la ricreazione (due ragazzi per ogni classe terza, a turno, si occupano di vendere durante la ricreazione frutta e yogurt, due volte la settimana; nelle altre mattine vendono pizzette, panini dolci e brioches); chi si occupa della scelta del panificio, dell’ortofrutta e della latteria dove acquistare i prodotti, cercando di contenere i costi perché il servizio sia accessibile a tutti gli alunni. Durante gli incontri pomeridiani con i genitori, inoltre, i ragazzi hanno organizzato un mercatino nel quale vendono oggetti realizzati da loro sotto la guida creativa delle insegnanti di tecnica ed arte. Sono stati individuati, tra gli stessi alunni, i responsabili che si occupano della rendicontazione. I proventi saranno depositati in un conto corrente e saranno destinati per il 30% a iniziative in favore degli alunni della scuola in difficoltà economica, per il 50% alla riduzione della quota per il viaggio di istruzione delle classi terze, per il 20% agli acquisti di materiale per autofinanziare le attività progettate dal Consiglio dei Ragazzi. Una vera e propria attività da “grandi”, tanto che i ragazzi, sempre coadiuvati dai professori, dovranno anche occuparsi di pagare i fornitori mensilmente, fare i versamenti nel conto corrente aperto da Banca Prealpi e inserire nel sito della scuola informazioni, notizie, foto sulle attività del Consiglio dei Ragazzi.

L’obiettivo del progetto è creare “futuri imprenditori di domani illuminati”. Per questo è importante valorizzare il Progetto Solidarietà, che consiste nella raccolta volontaria settimanale per proseguire un’adozione a distanza che la scuola Nievo persegue da diversi anni, e aiuti a varie associazioni impegnate nel volontariato. Ad approvare e seguire con entusiasmo il progetto, di cui sono referenti le docenti Daria Burigo, Irma De Bona e Lorena Di Giuseppe, la dirigente scolastica Bruna Codogno. “La vendita della merenda a scuola è un’iniziativa nata alcuni anni fa dagli insegnanti di sostegno con lo scopo di raccogliere fondi che hanno permesso l’acquisto di diversi materiali per il sostegno (computer, testi didattici, ecc.), aiuto agli alunni in difficoltà economica per partecipare a viaggi d’istruzione, visite e uscite didattiche o altre attività della scuola  e finanziare il Progetto Teatro – riferiscono le referenti - dare la gestione dell’attività ai ragazzi, finora appannaggio dei docenti che gestivano in toto il progetto, anche nella tenuta dei conti, nella presa delle decisioni, nello scopo sociale di condivisione, è stata la conseguenza naturale dell’idea di formazione che la nostra scuola persegue”.

Una formazione che promuove spirito di impresa e imprenditorialità (dal valutare alternative e prendere decisioni ad assumere e portare a termine compiti, dal pianificare il lavoro a trovare soluzioni ad eventuali problemi che si presenteranno) e competenze sociali e civiche (rispettare le regole della convivenza, interagire consapevolmente e positivamente con gli altri, mettere in atto comportamenti critici e responsabili e agire nel rispetto dei diritti e dei doveri). 

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