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Cronaca Cornuda

Stalking al sindaco e danneggiamenti in municipio, 68enne condannato

La vicenda è accaduta a Cornuda. L'uomo, che sarebbe stato affetto da una malattia invalidante, aveva fatto la richiesta per prestazioni sociali a cui l'Amministrazione non poteva dare seguito. Avrebbe quindi minacciato il sindaco Claudio Sartor e rotto con una fionda e delle biglie metalliche le vetrate della sede comunale

«Sto terminando i soldi, a breve non avrò denaro sufficiente per pagare l’affitto, chiedo al Comune un aiuto ma non mi danno risposte». Era il 2019 e G.B., un residente nel comune di Cornuda di 68 anni, metteva nero su bianco il suo appello apparentemente disperato. Curato per una forma di artrosi l'uomo sarebbe stato invece affetto da osteofita, delle piccole escrescenze patologiche del tessuto osseo che gli avrebbe perforato un vertebra causandogli problemi di deambulazione. Diceva che la malattia lo aveva costretto a spendere tutti i soldi che aveva messo da parte e che si trovava sul lastrico. Inabile al lavoro e con una piccola pensione oltre all'accompagnatoria aveva chiesto al comune di assegnargli una casa popolare.

Ma gli uffici dell'amministrazione locale non avrebbero mai ricevuto la documentazione utile per fare la domanda. E allora l'uomo è letteralmente andato fuori di testa non avendo, a suo dire, ricevuto un riscontro alle domande di protezione sociale: nel novembre del 2021 avrebbe rotto con delle biglie metalliche lanciate con una fionda le vetrate del municipio e i lunotti di due macchine di proprietà del comune ma soprattutto avrebbe iniziato una campagna di insulti e minacce sui social network, condita anche da messaggi telefonici, nei confronti del sindaco di Cornuda Claudio Sartor. Che arrivato ad essere preoccupato per la sua incolumità e per quella dei suoi cari lo ha denunciato per danneggiamenti e stalking. Oggi il 68enne, difeso dall'avvocato Letizia Parpinel, è stato condannato a 9 mesi di reclusione. La pena è stata sospesa ma dovrà pagare circa 7 mila euro in danni materiali e morali.

G.B, che attualmente sarebbe ospite di una cooperativa, viveva da solo quando la sua situazione economica sarebbe precipitata. L'uomo, mentre si svolgeva il procedimento penale, è stato anche sfrattato per morosità e sarebbe stato stato destinatario di una visita dei carabinieri forestali che gli contestavano la cattura di svariati animali selvatici fra cui molti uccelli. Il suo caso era noto ai servizi sociali di Cornuda che gli avrebbero fornito anche i pasti. «Me li pago i pranzi – aveva obiettato lui - come pago i volontari che vengono ad aiutarmi quando devo uscire di casa e recarmi in ospedale. Preferisco farmi una pastasciutta anziché servirmi del pranzo che mi manda il Comune: costa meno ed è più genuina».

L'uomo, che secondo la sua versione sarebbe stato frustato dall'atteggiamento della amministrazione, avrebbe cominciato ad insultare il primo cittadino con frasi del tipo «la prossima biglia è per te, la tiro in fronte. Gliela farò pagare a quel razzista, non finisce qui». E ancora: «Stai attento "baucco", quello che è successo potrebbe succedere ancora. Io non ho soldi e non vado in prigione, sono una persona con cui non si può scherzare. A te e alla tua schifosa collega (la responsabile dei servizi sociali, n.d.r.) ho dichiarato guerra fino alla fine, io manderò qualcuno a trovarti. Sei solo un razzista». L'uomo è stato invece assolto dal reato di violenza e minaccia nei confronti di Sartor in qualità di sindaco.

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