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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Vittorio Veneto

Si sente male alla festa dell'amica: ragazzina muore a 12 anni

Il Vittoriese sotto choc per la morte prematura e improvvisa di Elisa Moret, 12 anni appena, a San Lorenzo. Automedica ed elisoccorso arrivano troppo tardi e Cisl Sanità chiede che sia aperta un'inchiesta sul ritardo

I palloncini, gli amici riuniti introno alla torta, i regali da scartare. All'improvviso il malore, una ragazzina si accascia e sulla festa si abbatte la tragedia della morte. Il dramma di Elisa Moret, 12 anni, si è consumato sabato pomeriggio, intorno alle 18, a San Lorenzo (Vittorio Veneto).

Elisa, che abita a Sant'Andrea, si trovava alla festa di compleanno di una compagna di scuola, in collina, e si stava divertendo con gli amici quando, ad un tratto, si è sentita male. La madre della festeggiata ha invocato aiuto e in pochi minuti è arrivata sul posto l'ambulanza di Vittorio Veneto.

Ma la situazione era grave, tanto da richiedere l'intervento dell'elisoccorso di Padova e dell'automedica di Conegliano.  Al loro arrivo, i sanitari vittoriesi hanno trovato la madre della festeggiata intenta a praticare, disperata, il massaggio cardiaco ad Elisa.

I soccorsi da Padova sono arrivati dopo 35 minuti, l'automedica dopo un'ora. Perché non riusciva a trovare l'abitazione.

Nel frattempo i medici di Vittorio Veneto tentavano di rianimare Elisa con il defibrillatore, ma la situazione era ormai compromessa e la ragazzina non respirava, non rispondeva alle sollecitazioni ed è morta davanti agli occhi increduli dei suoi amici e dei genitori, precipitatisi a San Lorenzo.

Elisa, in passato, aveva sofferto di problemi cardiaci, che però sembravano essere stati superati. Tanto che la ragazzina conduceva una vita normalissima.

Inevitabile dunque la polemica sul ritardo dell'eliambulanza e dell'automedica, che se fossero arrivati prima forse avrebbero potuto salvare la giovane vita di Elisa. A destare perplessità, soprattutto, è il fatto che a Vittorio Veneto sia stata autorizzata l'uscita di sole due persone, l'autista e un medico, mentre in casi analoghi a Conegliano escono quattro sanitari.

Per questo Cisl Sanità si è detta intenzionata ad aprire un'inchiesta sul caso. Non è detto che un arrivo più tempestivo dell'automedica avrebbe salvato Elisa, e tuttavia non è certo nemmeno il contrario.

Al di là delle polemiche e delle dietrologie, resta lo strazio della famiglia e dell'intera comunità per una morte troppo prematura.

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