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Cronaca

Bancarotta fraudolenta da oltre 2 milioni, in manette imprenditore

La guardia di finanza di Treviso ha arrestato un imprenditore foggiano per la bancarotta fraudolenta di due aziende edili nel 2010. L'uomo è stato raggiunto e fermato nella sua città natale

Blitz della guardia di finanza trevigiana a Foggia.

A finire in manette, con la collaborazione della Compagnia foggiana, è stato un imprenditore accusato di bancarotta fraudolenta.

Nel 2010 il Tribunale di Treviso aveva dichiarato fallite due aziende facenti capo all'imprenditore e operanti nel settore dell'edilizia e della produzione di materie plastiche.

Dagli accertamenti delle fiamme gialle è emerso che nell'ultimo triennio le due società avevano acquistato da oltre 70 fornitori, sia in Italia che all'estero, merce di ogni genere, dalle piastrelle ai condizionatori, caldaie, sanitari e legname, per oltre 4 milioni di euro.

Come pagamento l'imprenditore aveva presentato titoli di credito postdatati che, alle rispettive scadenze, non erano stati onorati. Nel frattempo l'arrestato aveva prosciugato tutte le liquidità presenti nei conti correnti bancari societari, attraverso consistenti e ripetuti prelievi di denaro contante, generando così un'esposizione bancaria di oltre 2,4 milioni di euro.

A ridosso dei fallimenti, inoltre, l'imprenditore aveva trasferito le due società nel comune di Foggia, presso un civico dove tuttavia non risulta essere stata mai presente alcuna attività commerciale.

Secondo la guardia di finanza è evidente il tentativo dell'uomo di sfuggire ai creditori e di rendersi irreperibile. Allo stesso tempo, per impedire agli organi della procedura la ricostruzione degli affari aziendali, l'arrestato aveva distrutto e nascosto tutta la documentazione contabile societaria e fatti sparire i beni custoditi nel magazzino trevigiano, per un ammontare complessivo di oltre 200mila euro.

L'imprenditore si trova ora in carcere.

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