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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Commercio, Carniato: “La voglia di lavoro c’è. Quello che manca è il rispetto del lavoro”

La FILCAMS CGIL respinge le lagnanze del mondo imprenditoriale. Richiesto un incontro con Tosano

TREVISO “Non solo non manca la voglia di lavorare ma c’è molto bisogno di lavoro, tra le giovani generazioni e tra coloro che in questi anni di crisi occupazionale sono usciti dal mercato e necessitano di trovare nuova collocazione, in particolare sono molte le donne di mezza età”. A dirlo è Nadia Carniato, segretaria generale FILCAMS di Treviso, la categoria della CGIL che segue i settori del commercio, del turismo e dei servizi. La Carniato prende posizione relativamente alle denunce di alcuni imprenditori del territorio e delle parti datoriali sull’impossibilità di reperire forza lavoro al fine di far fronte alle aperture straordinarie di orario e nei giorni festivi, anche in prossimità delle imminenti festività natalizie.

“Mirati agli specifici comparti e alle esigenze del sistema, nonché a quelle dei lavoratori, sono diversi gli accordi territoriali siglati negli ultimi anni con le rappresentanze imprenditoriali, a supporto e a integrazione della contrattazione nazionale, sulla flessibilità e a incentivo alle assunzioni, a garanzia di sviluppo e di buona occupazione. Dunque - sottolinea la segretaria della FILCAMS CGIL di Treviso -, contratti adeguati, giusta rotazione dei turni di lavoro, equilibri tra tempi di vita e tempi di lavoro, compenso adeguato alle richieste sull’orario e sulle giornate di lavoro, anche festive, sono le basi perché si realizzi l’incrocio tra domanda e offerta e sana occupazione”.

“A volte quello che manca è il rispetto del lavoro. Accade, infatti, - punta il dito la Carniato - che alcuni datori di lavoro offrono stipendi da fame, contratti senza tutele, orari non concordabili e inconciliabili con le esigenze familiari, respingono gli over 40, e non sono minimamente interessati alla professionalità e a costruire percorsi di crescita. E hanno poi l’ardire di lagnarsi. Chi avrebbe, invece, tutto il diritto di denunciare sono quei lavoratori, e in particolar modo quelle lavoratrici di mezza età, che in questi anni di crisi hanno perso il posto e hanno non solo la necessità ma la voglia di lavorare, di mettere a disposizione le competenze ma anche di riqualificarsi. Sempre che qualcuno dia loro l’opportunità di farlo”.

“Invece di alzare dannose quanto sterili polemiche - continua Nadia Carniato - gli imprenditori farebbero bene ad aprire un dialogo con il Sindacato che, sebbene nell’impossibilità di far incrociare domanda e offerta, ha tutti gli elementi per definire un quadro organizzativo e contrattuale che possa agevolare il reclutamento di nuovo personale”.

Nel chiedersi i motivi che spingono a tali polemiche, anche a fronte del fatto che nel passaggio tra Bennet e Tosano non siano stati rinnovati alcuni contratti di apprendistato e a termine, per di più di giovani lavoratrici, è anche Wilma Campaner, della FILCAMS CGIL di Treviso. “Siamo a disposizione per ragionare sul buco di personale ai supermercati Tosano e dialogare con la proprietà per trovare soluzioni. Per questo chiederemo presto un incontro con i vertici aziendali”.

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