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Domenica, 28 Aprile 2024
L'ANNIVERSARIO / Susegana / Via Foresto Est

Electrolux, 22 anni fa l'incidente sul lavoro costato la vita a Luisa Ciampi

Gli operai e la rappresentanza sindacale dello stabilimento di Susegana hanno voluto ricordare domenica 12 novembre la mamma operaia morta bruciata viva nell'esplosione provocata da una fuga di gas sulla Linea 3

Il 12 novembre 2001, alle 6 di mattina, mentre in tutto lo stabilimento Electrolux di Susegana le linee di produzione venivano avviate, alla linea 3, nella buca di saldatura, le operaie accendevano il cannello di saldatura. Uno boato e un'esplosione improvvisa trasformarono tutto in fuoco.

Durante la notte dalle cabine di carica era fuoriuscito il gas inodore, il quale, depositandosi a terra, aveva riempito le buche di saldature (profonde 50 centimetri), dove gli operai saldatori scendevano i pochi gradini, per trovarsi il frigorifero a misura utile per saldare le tuberie dei motori. A innestare l’esplosione fu l’accensione dei cannelli di saldatura. Un l’inferno. Rimasero ustionati diversi operai, alcuni in modo grave, e diverse donne. Non tutti si salvarono. Tutti i feriti portano per la vita i segni esterni del fuoco e altri interni nell’animo. Cicatrici, queste ultime, altrettanto inguaribili, le quali coinvolsero anche tanti colleghi di lavoro.
Dopo 6 mesi di atroci sofferenze nel reparto grandi ustionati dell’ospedale di Padova, a 41 anni, morì Luisa Ciampi.

I sistemi di sicurezza, contrariamente alle attese e da quanto dichiarato dall’impresa, non erano adeguati. Gli strumenti rilevarono la fuga di gas ma non scattò nessun allarme generale, né parziale. Nessuna evacuazione. Negli attimi dell’esplosione tutto cambiò. Tanti operai capirono che quella fabbrica, luogo di lavoro, di socializzazione, di momenti intensi e di frustrazioni, si era trasformata nel più ostile dei posti. Luogo di morte. Dopo l’incidente seguì una settimana di chiusura dello stabilimento, con le indagini, gli interventi, i media e le polemiche. Un'onda di solidarietà e costernazione in tutto il Gruppo Electrolux a livello mondiale, con infiniti attestati di vicinanza. Dopo oltre un anno, arrivarono le condanne penali per i dirigenti, che patteggiarono le pene, cambiarono diversi vertici e arrivarono i risarcimenti. Ma nulla ridiede la precedente serenità a chi era rimasto.

Il commento

Il 12 novembre per noi operai di Susegana è il Giorno della Memoria. Qui non è consentito dimenticare. È un obbligo ricordare il prezzo pagato da Luisa, madre e operaia, affinché non si ripeta mai più. È necessario chiedere sempre il rispetto delle norme di sicurezza. Non accettare e denunciare ogni pressione, ogni intimidazione sul lavoro, prima causa vera degli infortuni. La fretta è nemica del fare bene e della sicurezza. È questo il miglior modo per ricordare e rendere onore a Luisa: sposare la cultura della sicurezza, del rispetto di noi stessi e della nostra preziosa vita, che appartiene anche a chi ci aspetta fuori e a casa.

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