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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Oderzo

Attentato a Boston, Antonio Mazzoni: "Sembrave un film"

Antonio Mazzoni, commercialista di Oderzo, era tra gli atleti in gara alla Maratona di Boston, lunedì. L'atleta, che aveva da poco tagliato il traguardo, ricorda i momenti delle esplosioni come "le scene di un film"

E' ancora sotto choc Antonio Mazzoni, commercialista 45enne di Oderzo, che lunedì pomeriggio si trovava a Boston per la storica maratona finita nel sangue.

"Ho sentito due scoppi mentre mi trovavo in una zona tra le due bombe - racconta Mazzoni all'Ansa - Avevo finito la maratona e stavo aspettavo la mia compagna che era ancora in corsa. Ho visto un fuggi fuggi generale e scattare subito i soccorsi. Poi ci hanno fatto allontanare":

Mazzoni ricorda quei tragici momenti "come se fosse un film": "Era la mia ottava maratona, la terza negli Stati Uniti, e avevo concluso il percorso in poco più di tre ore - spiega - Ero vicino alla zona del traguardo per attendere la mia compagna quando è scoppiato il finimondo. Subito sono arrivate ambulanze, mezzi della polizia. Il servizio d'ordine ha mezzo in sicurezza la zona, mentre io ho preso la prima laterale che ho trovato e mi sono allontanato".

Il commercialista atleta, che farà ritorno in Italia mercoledì, racconta di aver sentito dei gran botti e di aver visto il fumo, ma di aver capito solo in un secondo momento, dalle immagini su internet, i punti esatti delle esplosioni.

"Ero a circa 150 metri di distanza - ricorda - Ho visto gente per terra e tanti che scappavano".

Ripensando a quei momenti di terrore no crede che farà mai ritorno a Boston: "Certo tornerò negli Stati Uniti, ma non in quella città".

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