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Cronaca Montebelluna

Estrae una pistola e colpisce un camionista al piede, condannato 39enne

Il fatto era accaduto il 26 ottobre del 2019 all'esterno del bar "Rosetta" a Montebelluna. Massimo Garbin, 39enne giostraio, avrebbe centrato un 32enne intervenuto per sedare una rissa scoppiata tra i tavolini del locale pubblico

Un sabato sera al bar, un gruppo di ragazzi che comincia a canzonarlo sempre più pesantemente. Ad un certo punto lui se ne sarebbe andato per poi tornare sul luogo armato di una pistola, detenuta illegalmente. «Vediamo chi è maschio» avrebbe detto. Poi avrebbe esploso alcuni colpi diretti a terra nella direzione dei giovani ma un proiettile ha centrato un camionista 32enne, T.P., intervenuto per sedare gli animi. I carabinieri della stazione e della compagnia di Montebelluna, chiamati verso l'una di notte dai clienti del locale, si sono subito messi sulle tracce del responsabile, nel frattempo fuggito, individuato poche ore dopo nella sua abitazione. La pistola era ormai stata fatta sparire e, in assenza della flagranza, Massimo Garbin, giostraio 39enne, è stato denunciato in stato di libertà per lesioni aggravate e porto abusivo d'arma da fuoco. Il 32enne invece, subito accompagnato in ospedale, era stato dimesso nel primo pomeriggio del giorno successivo: fortunatamente il proiettile lo aveva colpito solo di striscio ad un piede. Oggi 12 marzo l'uomo (difeso dall'avvocato Francesco Murgia) è stato condannato a 2 anni e otto mesi per lesioni personali aggravate e porto illegale di un'arma da fuoco.

Secondo quanto appurato nel corso delle indagini era la mezzanotte del 26 ottobre del 2019 quando gli animi, complice qualche bicchiere di troppo, avevano cominciato a surriscaldarsi all'esterno del bar “Rosetta”. Garbin sarebbe stato con un gruppo di amici e per motivi banali sarebbe nata una discussione con un ragazzo poco più che ventenne. A quel punto si sarebbe intromesso il camionista che avrebbe preso le difese del giovane. La situazione sembrava essersi calmata ma prima di andarsene il 39enne si sarebbe allontanato dicendo: «Adesso torno con una pistola».

I presenti l'avevano presa per una sbruffonata ma Garbin in effetti ricompare armato e avrebbe cominciato a sparare qualche colpo all'indirizzo del gruppetto di “rivali”. Nel mirino sarebbe finito proprio il camionista 32enne, che finisce per essere ferito. Garbin invece sarebbe risalito sulla sua vettura scappando. I carabinieri di Montebelluna sentono testimoni e vittima dell'assalto armato e poi risalgono alla targa dell'auto utilizzata per la fuga e raggiungono l'abitazione di Garbin, su cui pendono altre aggressioni in passato, compreso l'episodio risalente a undici anni fa quale atterrò con un pugno un 18enne alle Loggia dei Grani di Montebelluna. Massimo Garbin è il fratello di Simone, figura centrale nell'inchiesta sulle assegnazione delle case popolari a Treviso e che ha numerosi precedenti per rapina, furto, danneggiamento e porto d'armi.

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