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Cronaca Preganziol / Strada Terraglio

Ronnie: la Bmw M2, i Rolex, lo Champagne e la casa popolare in via Bindoni

Il rom di 25 anni, ricoverato in terapia intensiva al Ca' Foncello, dopo lo schianto sul Terraglio della notte tra mercoledì e giovedì e che è costato la vita a Mara Visentin e Miriam Cappelletto, era già finito nell'indagine della polizia locale sui "furbetti". I famigliari delle due donne di Preganziol ora chiedono giustizia. In mattinata il triste rito del riconoscimento delle salme

Restano stabili ma ancora gravi le condizioni di Ronnie Levacovic, il rom di 25 anni che ha provocato l'incidente mortale avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì lungo il Terraglio che è costato la vita a Mara Visentin e Miriam Cappelletto, di 63 e 51 anni, entrambe di Preganziol. La Citroen C1 su cui viaggiavano le due donne, di ritorno dopo una serata trascorsa al Bingo di Treviso, è stata colpita e distrutta da un bolide, la Bmw M2 del giovane che risulta sulla carta disoccupato e che è assegnatario di una casa popolare in via Bindoni, come del resto la sua famiglia. Ronnie, sulla sua pagina Facebook, mostra una forte passione per il lusso, le belle auto (presente anche una foto del mezzo guidato sul Terraglio in occasione dell'incidente mortale), lo Champagne, gli orologi Rolex e gli abiti eleganti. Un'opulenza malcelata e anzi ostentata che ha fatto insospettire non poco anche le forze dell'ordine. Anche il 25enne, come molti dei suoi parenti, è finito nella rete di un'indagine della polizia locale sui "furbetti" di alloggi popolari e case Ater.

Le vittime

Mara, casalinga, era al volante dell'auto mercoledì notte e viveva a poche centinaia di metri dal luogo della tragedia: viveva con il marito, l'imprenditore Sergio Mei, e i figli Daniele, Gianluca e Nicola. Miriam viveva in via Manzoni, non distante dal municipio e di fronte alla scuola media. La 51enne (avrebbe festeggiato il compleanno il prossimo 16 aprile) lavorava come segretaria d'azienda alla Veat di Dosson di Casier. Era impegnata anche nel volontariato nell'ambito delle sagre locali, in particolare quella dedicata al radicchio. Separata dal marito, Davide Tobaldo, Miriam aveva avuto con lui tre figli, tra cui i gemelli Martina e Matteo e Riccardo. La donna si era legata da qualche anno con Ivo Piovesan, un uomo originario di Silea che da tempo si era trasferito nella frazione di San Trovaso.

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Le indagini

E' probabile che la Procura di Treviso (che sulla tragedia ha aperto un'inchiesta per duplice omicidio stradale) conceda, già nelle prossime ore, il nullaosta per mettere le salme a disposizione dei famigliari delle due vittime. In mattinata si è svolto il triste rito del riconoscimento dei corpi. I famigliari per ora si sono trincerati nel silenzio. Trapela solo un "vogliamo giustizia", quasi un moto di rabbia: la famiglia della 51enne si è già rivolta ad un legale per seguire le pratiche della vicenda.

Oltre ad alcuni testimoni, i carabinieri della Compagnia di Treviso, acquisiranno anche le telecamere presenti nella zona. Non si esclude per ora la pista che l'incidente sia avvenuto a margine di una gara di velocità tra la Bmw di Ronnie e altri mezzi. Il 25enne risultava solo in auto ma prima dell'arrivo dei soccorsi è stato visto dai residenti un amico del giovane rom che stava cercando di prestargli le prime cure. Nel fascicolo d'inchiesta finiranno anche gli esami del sangue del giovane, per accertare quale fosse il suo stato psico-fisico al momento dell'incidente.

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