Profughi alla caserma Serena, consiglio comunale nell'edificio
I migranti trasferiti da Quinto hanno contribuito alla sistemazione della caserma dismessa. A Eraclea i residenti vogliono imitare Quinto
CASIER Una seduta del consiglio comunale all’interno della caserma Serena, luogo in cui sono stati trasferiti i 101 profughi allontanati dai due condomini di Quinto di Treviso in seguito a una rivolta dei residenti e a un’ordinanza di sgombero firmata dal sindaco Mauro Dal Zilio. Sabato, alla presenza di vari esponenti dell’opposizione, si è tenuta la riunione all’interno dell’edificio dismesso.
“Tutti abbiamo bisogno di ritrovare parole di pare e tranquillità – ha detto il sindaco di Casier Miriam Giuriati -. Comprendo la preoccupazione della popolazione ma gli amministratori hanno la responsabilità di fare in modo che tutto si svolga nel modo più tranquillo”.
Ciò che è successo a Quinto, e che i residenti di Eraclea, dove sono ospitati oltre 250 profughi, intendono imitare, aizzati sabato sera anche dalla presenza del leader della Lega Matteo Salvini, ha però preoccupato i giovani migranti. “I ragazzi sono disorientati – ha detto Inrahim, mediatore culturale -. Non sanno spiegarsi gli insulti ricevuti a Treviso dopo l’accoglienza e gli abbracci al loro sbarco a Lampedusa”. Tutti i profughi, che provengono da vari paesi del centro dell’Africa, nelle ultime ore hanno contribuito alla sistemazione dell’ex caserma Serena, nella quale sono stati ripristinati sia acqua che luce e gas.
I sindaci hanno anche incontrato la cittadinanza venerdì mattina subito dopo la comunicazione ricevuta dal prefetto Maria Augusta Marrosu che annunciava lo spostamento dei migranti da Quinto alle Serena.