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Cronaca

Reati e crimini a Treviso nel 2012: il bilancio della Questura

In diminuzione nella città della Marca trevigiana sfruttamento della prostituzione e omicidi colposi, ma aumentano i casi di truffe e frodi informatiche e rapine in casa

Un furto ogni mezz'ora, una rapina ogni 72 ore e una violenza sessuale ogni dieci giorni: questo il bilancio dei crimini in provincia di Treviso nel 2012.

Secondo i dati diffusi dal questore Carmine Damiano, prossimo alla pensione, il numero di reati commessi nella Marca (23.894) è rimasto pressoché invariato rispetto al 2011 (23.897).

Al calo netto di alcune tipologie di reato, come lo sfruttamento della prostituzione (meno 69 per cento) e omicidi colposi (meno 33 per cento), fa da contraltare l'aumento, anche preoccupante, di altri crimini, come le truffe e le frodi informatiche (più 5 per cento) e le rapine in casa, cresciute in un anno del 75 per cento (21 casi in totale).

Impennata anche per il numero degli arrestati, saliti da 305 nel 2011 a 8.348. E diversamente da quanto si possa pensare, a dispetto dell'aumento dei cittadini stranieri in provincia (più 1,6 per cento), la metà delle persone finite in manette è di nazionalità italiana e non extracomunitaria.

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