Matrimonio "farsa", stop alla cerimonia: lo sposo viene espulso
La vicenda è accaduta a Resana. L'uomo è un cittadino marocchino di 33 anni che doveva convolare a nozze con una italiana 40enne. Ma era senza il permesso di soggiorno. Una volta scoperto l'immigrato è stato trasferito in un centro per i rimpatri
Ha trascorso quella che doveva essere la prima notte di nozze in un Centro provvisorio per il rimpatrio a Gradisca d'Isonzo, dove è stato condotto dagli agenti dalla Questura di Treviso. Il motivo è semplice: lui era senza permesso di soggiorno e quel matrimonio con una quarantenne 40enne di Resana non s'aveva proprio da fare. O almeno così hanno pensato di gli uffici comunali che hanno bloccato la celebrazione prevista in municipio qualche giorno dopo.
Il protagonista della vicenda è un 33enne di origine marocchina, domiciliato nel nostro paese ma senza essere in regola con i documenti. Doveva convolare a giuste nozze con la sposa, di sette anni più grande, ma il comandante della Polizia Locale Marca Occidentale, Davide Bertoncello, lo ha scoperto e portato prima dai carabinieri di Castelfranco e poi in Questura a Treviso, dove hanno provveduto al suo trasferimento in Friuli Venezia Giulia accompagnato da un decreto di espulsione.
Impossibile capire se fra i due c'era del tenero oppure il matrimonio si sarebbe dovuto fare soltanto per fare ottenere all'uomo il permesso di soggiorno. Ma a sospettare che dietro alla "fatidica data" ci fosse qualcosa di poco chiaro sono stati gli uffici comunali che, documenti alla mano, hanno dubitato della coppia che voleva tra l'altro accelerare i tempi per le nozze. Le pubblicazioni per il matrimonio sono state esposte regolarmente all'albo e la prima data era stata fissata per sabato 2 marzo, successivamente spostata per mancanza di qualche carta. A questo punto il comandante della polizia locale, una volta ricevuta la segnalazione dall'ufficio di Stato Civile, ha preso in mano la questione e martedì scorso 5 marzo, in abiti civili per non dare nell'occhio, ha bloccato l'immigrato irregolare mentre si recava gli uffici del Comune di Resana per consegnare gli ultimi documenti utili al matrimoni.