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Cronaca Riese Pio X

Femminidicio di Vanessa, Rubinato: «Eccessiva la comunicazione sulle indagini in corso»

L'ex sindaca e parlamentare interviene sul delitto di Riese Pio X e sottolinea: «Nessun rispetto per la privacy di questa donna e del suo compagno». Venerdì prossimo, 29 dicembre, il funerale della 26enne trucidata a Spineda da Fandaj Bujar, 41enne kosovaro in carcere per il delitto

Venerdì prossimo, 29 dicembre, alle 14.30, nel Duomo di Castelfranco Veneto, si svolgeranno le esequie di Vanessa Ballan, la 26enne assassinata martedì scorso, 19 dicembre, nella sua abitazione di Spineda di Riese Pio X da Fandaj Bujar, 41enne kosovaro arrestato alcune ore dopo il delitto mentre si preparava a scappare nel paese d'origine. Da quel giorno l'imprenditore balcanico, titolare di un'azienda di tinteggiature a San Visto di Altivole, si trova rinchiuso nel carcere di Santa Bona a Treviso per omicidio volontario pluriaggravato. Mentre sono ancora vive le polemiche dovute alla denuncia presentata nei confronti del killer da parte di Vanessa a fine ottobre, un altro aspetto che è apparso evidente nella vicenda è la forte e dettagliata ricostruzione offerta dall'organo inquirente all'opinione pubblica. Informazioni certamente necessarie per la ricostruzione della vicenda e amplificate dall'eco mediatica a livello nazionale del caso, seguito di poche settimane al delitto di Giulia Cecchettin. Tra le reazioni più sdegnate su questa linea intrapresa dagli inquirenti c'è quella dell'ex parlamentare Simonetta Rubinato che non certo usato giri di parole in un lungo post pubblicato sulla sua pagina Facebook.

«Chi avrebbe mai pensato che appena un mese dopo la tragica morte di Giulia Cecchettin» ha spiegato Simonetta Rubinato «con la grande partecipazione di cittadini e istituzioni che l’ha accompagnata, avremo dovuto assistere all’efferato omicidio di un’altra giovane donna in provincia di Treviso, uccisa insieme al bambino che portava in grembo, vittima di un uomo violento ma anche di una grave sottovalutazione da parte dell’autorità giudiziaria della denuncia che Vanessa aveva sporto contro il suo persecutore? Non è giustificabile una tale negligenza e va fatta chiarezza sulle responsabilità di chi non ha preso in carico con la dovuta attenzione quella denuncia che per Vanessa e il suo compagno Nicola Scapinello non era stata certo una facile decisione».

«Colpisce però in senso negativo anche un’altro aspetto di questa vicenda» continua l'ex parlamentare «tanto poca sembra sia stata l’attenzione prestata prima alla denuncia di questa giovane donna, tanto sembra oggi eccessiva la comunicazione sulle indagini in corso: con la motivazione di ricostruire a posteriori le minacce e violenze del suo assassino si sta vivisezionando la vita della vittima e per “chiarire” il movente si comunica al mondo che si procederà a verificare la paternità del feto! Ma davvero serve mettere in questo modo in piazza aspetti così delicati e intimi, senza alcun rispetto per la privacy di questa donna e del suo compagno e senza considerare gli effetti di tutto ciò sui sentimenti di chi l’amava e dei suoi genitori? Forse che questa non è una vera e propria vittimizzazione secondaria?»,

«Si svolgano le indagini e si accerti la verità processuale, ma lo si faccia rispettando prima di tutto la dignità della vittima e della sua famiglia» conclude Rubinato «Un’ultima osservazione: come mai in questo caso non si addita quale responsabile la cultura patriarcale? Forse che il caso non si presta alle esigenze del politically correct? Sarebbe triste davvero se così fosse. Che la terra sia lieve a te Vanessa e al bambino che portavi in grembo e che il compagno con cui avevi scelto di condividere la tua vita e costruire una famiglia trovi la forza di superare questo momento per crescere tuo figlio raccontandogli l’amore e i progetti che avevate per lui».

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