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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Roncade

«Cibo scadente», cinquanta alunni alla privata H-Farm si sentono male: colosso del catering nel mirino

Una sospetta intossicazione alimentare si è registrata nel polo scolastico di Santa Lucia all'ex seminario. Una dozzina di persone è finita al pronto soccorso: frattanto sono scattati i controlli dell'Ulss 8 berica sul servizio mensa appaltato dalla direzione dell'istituto alla Euroristorazione: che però respinge ogni addebito

Si sono sentiti male in cinquanta dopo aver mangiato alla mensa scolastica. Una decina di loro è finita al pronto soccorso accusando malessere, vomito, mal di testa. È quanto capitato due giorni fa a diversi alunni delle scuole materne, elementari e medie internazionali di H-Farm di Vicenza, che hanno sede nei locali dell'ex seminario della città palladiana in Borgo Santa Lucia. Al computo vanno aggiunti anche alcuni insegnanti tanto che il numero complessivo di chi ha accusato i sintomi di quella che sulle prime è parsa una gastroenterite ammonta a sessanta. Ieri 29 settembre la scuola è rimasta chiusa per decisione della direzione.

La quale direzione nel contempo avrebbe avviato una serie di controlli. Controlli che sta effettuando anche l'Ulss 8 che si è attivata non appena il pronto soccorso ha avuto contezza dei sintomi, alcuni da «da vomito alimentare» di chi si era presentato al San Bortolo. Così nel mirino dei sanitari con l'ipotesi di una intossicazione alimentare è finita la ditta che si occupa del servizio mensa presso la scuola privata. Si tratta di Euroristorazione, operatore del catering con sede a Torri di Quartesolo e riferibile ad un colosso del settore ovvero il gruppo Serenissima di Vicenza che fa capo alla famiglia vicentina Putin. Più nel dettaglio il personale sanitario dovrà accertare se gli episodi siano davvero riferibili ad una intossicazione ascrivibile al cibo, come hanno lamentato alcuni bambini o se le cause siano altre: anche un virus circolato nei locali è una ipotesi che sarebbe stata presa in esame.

«A seguito con diversi casi di malessere che ha coinvolto nostri studenti e docenti... la scuola domani 29 settembre resterà chiusa». Questo è il passaggio fondamentale di una e-mail indirizzata per l'appunto ieri l'altro dalla direzione ai genitori degli alunni. E Il 28 settembre infatti parecchi alunni, ma pure diversi insegnanti, hanno cominciato ad accusare i primi malori dopo il pasto di mezzodì, pasto consumato a scuola. Peraltro molti bambini per settimane e settimane si sarebbero lamentati a più riprese della qualità di quanto scodellato. «Cibo scadente, igiene così così» è il refrain che sarebbe circolato spesso tra le famiglie. E la giornata del 28 non avrebbe fatto eccezione.

Il che ha lasciato sgomenti non pochi genitori «visto il costo da capogiro della retta annuale». Quella scuola infatti è frequentata prevalentemente dai figli «della Vicenza bene», ma pure da stranieri giacché che moltissimi corsi sono in lingua italiana e inglese. H-Farm non caso è un nome molto conosciuto nel Nordest. Il gruppo, con base a Roncade nel Trevigiano è stato fondato dall'imprenditore Riccardo Donadon. H-Farm peraltro non solo è specializzata nella formazione scolastica ed universitaria ma è anche un polo che funge da «incubatore» per piccole imprese innovative. Quelle che con anglicismo oggi molto in voga vengono definite come start-up.

Ma qual è il punto di vista dei vertici di Euroristorazione? «Noi come impresa - fa sapere Alberto Carraro manager della direzione qualità di Euroristorazione - ci siamo attivati immediatamente per effettuare sul posto i campionamenti del caso non appena abbiamo ricevuto la segnalazione sui pasti consumati. Quello che ci rassicura è che i pasti prodotti presso la nostra cucina servono anche gli utenti del seminario vescovile presso i quali non si sono manifestati casi analoghi a quelli riscontrati alla H-Farm. Aggiungo - rimarca il dottor Carraro - che alcuni di questi casi si sono manifestati prima del pasto. Mentre le giornate in cui i sintomi si sono manifestati sono quelle riferibili a mercoledì 27 settembre e a giovedì 28 settembre: parliamo di una sessantina di casi su 360 utenti serviti. Chiaramente abbiamo avviato subito un confronto aperto e trasparente con gli incaricati dell'Ulss 8 ai quali sono state fornite tutte le informazioni del caso. Per quanto poi riguarda le lamentele sul cibo espresse da alcuni alunni posso dire che si tratta di lamentele gonfiate, esacerbate dalla situazione».

La direzione della scuola alla luce di quanto accaduto avrebbe predisposto controlli non solo sul cibo ma pure sull'acqua nonché sugli areatori: segno del fatto che sono state vagliate «con attenzione» varie matrici: quella alimentare, quella dell'aria, quella idrica e quella ambientale. Alla luce di quanto messo in campo dalla scuola i funzionari dell'Ulss 8 avrebbero redatto un verbale di nulla osta alla ripresa delle lezioni che dovrebbe avvenire regolarmente dopodomani, ossia lunedì.

Questo almeno è quanto si apprende da una recentissima comunicazione inviata ai genitori. All'orizzonte però rimane più di qualche incognita. Anche oggi alcuni genitori avrebbero portato un paio di ragazzi al pronto soccorso giacché continuavano a presentare i medesimi sintomi emersi a metà settimana. Salirebbero quindi ad una dozzina i giovani passati per il nosocomio berico mentre ammonterebbe ad una sessantina il numero complessivo dei soggetti che tra alunni e personale scolastico avrebbe accusato sintomi vari.

A più riprese gli ingressi al San Bortolo infatti i sanitari avrebbero per l'appunto registrato disturbi «da vomito alimentare», nausea, crampi all'addome, alle volte mal di testa. La scuola avrebbe riferito più in generale «di sintomi gastrointestinali». Ed è in questo contesto che H-Farm, come mera precauzione, ha sospeso la fornitura dei pasti da Euroristorazione affidandosi alla Ottavian ristorazione, storico marchio trevigiano tra i più noti nel catering, che da tre generazioni fa riferimento alla famiglia Franceschet.

Chi scrive per vero ha contattato Alessandra Chiovati della direzione scolastica di H-Farm a Vicenza. Dalla direzione però, almeno per il momento, non è giunto alcun commento sull'accaduto. Ad ogni modo ora comunque la palla passa ai sanitari del pronto soccorso di Vicenza che dovranno svolgere non pochi accertamenti stilando poi una relazione ad hoc. Il personale sanitario peraltro è tenuto ad informare le autorità competenti per quanto accaduto. Alcuni genitori per di più stanno già pensando di rivolgersi al proprio avvocato per esplorare la fattibilità di una azione legale magari informando pure i carabinieri del Nas e la procura di Vicenza.

La replica di Euroristorazione è affidata ad una nota che pubblichiamo in questo articolo.

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