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Cronaca Salgareda

Guida ubriaco ed esce di strada causando la morte dell'amico, 24enne patteggia due anni e otto mesi

Finisce con una applicazione pena il procedimento a carico di Patrick Angeli, che il 18 ottobre del 2020 causò l'incidente in cui morì Nicolò Minello, di Noventa di Piave, in provincia di Venezia

Avevano appena trascorso una serata in pizzeria a Piavon di Oderzo quando, giunti a Salgareda, poco prima delle 23, si è consumata la tragedia:  nell’affrontare una curva secca a sinistra ha perso il controllo dell’auto, guidata ad alta velocità ed in stato d'ebbrezza, che è finita nel fossato laterale ribaltandosi dopo aver travolto vari arbusti sul ciglio della strada. A farne le spese è stato Nicolò Minello, 22enne di Noventa di Piave (Venezia), deceduto sul colpo. Per quei fatti, accaduti il il 18 ottobre 2020, Patrick Angeli, 24 anni di Musile di Piave (sempre in provincia di Venezia), ha patteggiato di fronte al gup di Treviso Cristian Vettoruzzo una pena di due anni e otto mesi, oltre alla sospensione della patente per lo stesso periodo.  

Si è concluso così il procedimento in cui il giovane, oltre all'accusa di omicidio stradale, doveva rispondere anche di lesioni stradali gravi ad altre persone e di essersi messo alla guida ubriaco. Trattandosi di condanna superiore ai due anni – si è partiti da una pena base di cinque anni e sei mesi, poi ridotta con l’applicazione delle attenuanti e dei benefici del rito alternativo - il giovane non potrà avvalersi della sospensione condizionale: con ogni probabilità il suo legale chiederà l’affidamento ai servizi sociali. 

La tragedia si era consumato a Salgareda. I cinque amici. quasi coetanei, e tutti residenti tra Noventa, Musile di Piave e Meolo, avevano trascorso la serata in una pizzeria di Piavon e stavano rientrando a casa quando Angeli, percorrendo via Pizzocchera, nell’affrontare una curva secca a sinistra ha perso il controllo dell’auto che è finita nel fossato laterale ribaltandosi, dopo aver travolto vari arbusti sul ciglio della strada. Il conducente se l’è cavata con ferite lievi ma ai quattro trasportati è andata molto peggio: tre di loro sono stati trasportati all’ospedale di Treviso con gravi traumi, due sono finiti in terapia intensiva in prognosi riservata mentre purtroppo per Nicolò, che era seduto sul sedile posteriore come i due amici ricoverati in rianimazione (sopravvissuti ma con pesanti conseguenze) non c’è stato nulla da fare.

Angeli è stato subito indagato per omicidio stradale dal pubblico ministero Mara Giovanna De Donà. Il magistrato ha affidato a un proprio consulente
tecnico, il perito Francesco Sottana, l’incarico di ricostruire la dinamica, le cause e le responsabilità dello schianto. Alle operazioni peritali ha partecipato anche l’ing. Pierluigi Zamuner quale consulente tecnico di parte messo a disposizione da Studio3A, società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini a cui si sono affidate tutte le parti offese del terribile incidente.

Il perito ha concluso che la causa tecnica dell’evento “va ricercata nell’eccesso di velocità (stimata in oltre 70 km/h, ndr) con cui venne affrontata la curva e nell’incapacità del conducente di mantenere il veicolo all’interno della carreggiata”. Nella relazione si legge anche che “l’incapacità della guida può essere correlata allo stato di alterazione psicofisico con eccesso di livello alcolico sanzionato” e ribadendo che “l’unica ed esclusiva causa dell’evento è da rilevare nella condotta dell’indagato”. Angeli infatti era anche risultato positivo all’alcool test, con un tasso alcolemico di 0,92 grammi per litro

Al termine dell’inchiesta il pm ha chiesto il processo per il conducente della Bmw, “per essersi posto alla guida dell’auto in stato di ebbrezza alcolica con quattro passeggeri a bordo” e per “non aver regolato la velocità in un tratto di strada conformato da curva volgente a sinistra, con visuale preclusa e in ore notturne, non essendo in grado di conservare il controllo del proprio veicolo e di compiere tutte le manovre necessarie in condizioni di sicurezza, fuoriuscendo dalla sede stradale e ribaltandosi”, con tragiche conseguenze.

I familiari di Nicolò da tempo hanno scelto di concentrare tutte le loro energie positive per ricordare il loro caro nel modo in cui il ragazzo avrebbe sicuramente più gradito, ovverosia il calcio: Minello il football ce l’aveva nel sangue, avendo cominciato a tirare i primi calci quando aveva cinque anni nella società del suo paese, l’AC Noventa. Poi aveva giocato anche a livello dilettantistico con diverse squadre, l’ultima delle quali il Grassaga. Sono già in corso i preparativi per la seconda edizione del “Mina con noi”, che si conta di organizzare per il prossimo 14 gennaio 2023: questa volta sarà un torneo di calcio a cinque che si disputerà al palazzetto dello sport di Noventa di Piave.  

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