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Cronaca

Finge di essere incinta e ricatta l'amante, condannata

Una 33enne romena e la sua complice sono state condannate a un anno e otto mesi di carcere e al risarcimento danni per aver ricattato l'amante, fingendo una gravindanza

Una gravidanza fasulla per spillare soldi all'amante. Questo il piano architettato da M.D., 33enne romena, e dall'amica trevigiana A.R., entrambe condannate dai giudici del Tribunale di Treviso e un anno e otto mesi di reclusione, a 400 euro di multa e al risarcimento danni alla parte civile.

I fatti risalgono al 2009. La romena, spalleggiata dall'amica, avrebbe fatto credere al proprio amante di aspettare un figlio da lui, chiedendogli prima aiuto e passando poi alle minacce.

Prospettando al padre del bambino inesistente, un uomo di Cortina d'Ampezzo, una terribile vendetta da parte del marito, se fosse venuto a scoprirlo, la 33enne avrebbe quindi chiesto all'amante 17mila euro per abortire.

L'uomo, terrorrizzato all'idea che il marito della donna potesse fargli del male, aveva firmato gli assegni ma presto era stato assalito dal dubbio, poi confermato, di essere stato ingannato.

Per questo si era rivolto ai carabinieri, gli assegni erano stati bloccati e le due amiche denunciate.

A distanza di quattro anni la sentenza: le due donne, oltre a scontare una pena di un anno e otto mesi, dovranno pagare all'amante 7.500 euro.

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