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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Aggredito dal branco in centro, la Procura contesta anche la rapina impropria

Il fatto si era verificato il 16 gennaio del 2018 nella zona di Piazza Borsa a Treviso. Alla vittima, un ragazzo appena maggiorenne, la banda avrebbe tentato di rubare la sigaretta elettronica. Il giovane sarebbe stato anche malmenato e colpito con un pugno al viso

Lo avrebbero avvicinato nella zona di Piazza Borsa e avrebbero cercato di rapinarlo della sigaretta elettronica dandogli anche un pugno che gli aveva fatto sbattere la testa su una inferriata. L'intervento di un amico, che aveva chiamato anche i carabinieri, aveva evitato il peggio. Poi, circa tre settimane dopo, il ragazzo avrebbe riconosciuto i suoi tre aggressori. Oggi, 20 febbraio,il pubblico ministero Massimo De Bortoli ha cambiato il capo d'imputazione a carico degli imputati (difesi dagli avvocati Luigi Torris e Giovanni Autiero), che originariamente comprendeva i reati di lesioni e danneggiamento, aggiungendo anche quello di rapina impropria.

Il fatto era accaduto in pieno centro a Treviso. il 16 gennaio del 2018. La giovane vittima (costituitasi come parte civile e assistita dall'avvocato Fabrizio Santoro) era in compagni di amici nei pressi di Piazza Borsa quando alcuni coetanei (uno al tempo era minorenne ed è soggetto ad un procedimento presso il Tribunale dei Minori di Venezia) gli si sarebbero fatti incontro chiedendogli se volesse acquistare dell'hashish. Lui aveva risposto negativamente alla richiesta della "baby gang", formata tutta da ragazzi di origine straniera, ed aveva anzi cercato di distanziarsi dai malviventi.

Ad un certo punto però l'attenzione degli aggressori era stata attirata dalla sigaretta elettronica che il ragazzo aveva in tasca. I quattro avrebbero insistito fino quando la vittima avrebbe cercato di fargliela provare. Poi uno dei giovani cittadini di origine straniera, approfittando di un attimo di distrazione, gliela avrebbe tolta. Alla richiesta di restituirla i quattro avrebbero risposto dandogli un spinta e allontanandosi i direzione dei giardini di Sant'Andrea. La discussione sarebbe quindi ripresa fino a quando uno dei ragazzi avrebbe inflitto alla vittima una spinta che gli ha fatto sbattere la testa contro l'inferriata di un cancello. Nella colluttazione gli sarebbe stato strappato anche il giaccone che aveva ricevuto dai genitori come regalo di Natale. L'individuazione degli autori del gesto è avvenuta qualche settimana dopo attraverso il riconoscimento fotografico, reso più agevole dalla riprese delle telecamere di video sorveglianza .
 

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