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Cronaca

Picchia e stupra un'artista, 40enne finisce a processo

La vicenda si sarebbe svolta nel mese di settembre dell'anno scorso. La donna, molto nota in provincia per aver fondato una compagnia di fantarealismo, sarebbe stata violentata da un uomo introdottosi in casa sua nel corso della notte

L'avrebbe picchiata, buttata nel letto e costretta a subire un rapporto completo, apostrofandola in tutti i modi possibili. Era il 27 settembre del 2022 quando la donna, una nota artista trevigiana, raccontava la sua terribile esperienza. Il "carnefice" era un uomo di 40 anni, residente a Cavrie di San Biagio di Callalta con cui la presunta vittima aveva stretto una relazione sentimentale nel corso di un periodo molto difficile per la donna. Oggi, 21 marzo, l'artista (assistita dall'avvocato Paolo Pastre) ha deposto - a porto chiuse - raccontando la notte da incubo che aveva vissuto il 13 settembre del 2022, quando sarebbe stata vittima di una violenza sessuale.

«Non è un selfie che racconta la mia storia ma può comunque mostrarmi nel tempo, il tempo che si è abbattuto su di me» scriveva la donna sui social network, accompagnando la foto che la ritrae con il volto tumefatto dalle percosse dell'uomo di cui si era invaghita. Un'immagine molto forte che aveva acceso ancora l'attenzione sulle donne vittime di violenza. Lei aveva denunciato alla polizia l'uomo con cui aveva iniziato una frequentazione durante l'estate; secondo la sua testimonianza il presunto violentatore l'avrebbe contattata tramite Facebook chiedendole di incontrarla. Dopo una breve frequentazione sono però iniziati i problemi: insulti, minacce, prepotenze fino ad arrivare alle botte. 

La donna al tempo stava attraversando un momento di difficoltà e si era lasciata sedurre da colui che sosteneva di volerla salvare. Dopo la violenza, avvenuta all'interno della sua abitazione a Treviso (di cui l'uomo aveva le chiavi), per giorni non ha detto nulla perché innamorata del suo carnefice. Due settimane più tardi però aveva deciso di mettere fine alle violenze che le hanno lasciato segni evidenti su volto e braccia. 

L'episodio più grave, come detto, è avvenuto il 13 settembre quando lui, entrato in casa dell'artista in piena notte, l'avrebbe costretta ad un rapporto sessuale non consenziente. Portata in pronto soccorso, la donna aveva trovato riparo da un'amica temendo che il suo aggressore potesse tornare a vendicarsi. 

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