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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca San Liberale / Via Tronconi

Caduta fatale in palestra, addetto alla pulizie muore dopo una lunga agonia

Paolo Malerba, 61enne di Collepasso (Lecce), è rimasto vittima lo scorso 16 gennaio di un grave incidente sul lavoro all'istituto Mazzotti di Treviso. Dopo 18 giorni di agonia il suo cuore si è fermato. E' la terza vittima del lavoro in provincia dall'inizio dell'anno

Nel pomeriggio dello scorso 16 gennaio è rimasto vittima di un grave incidente mentre si trovava al lavoro nella palestra dell'istituto "Mazzotti" di Treviso, in via Tronconi: una brutta caduta, sbattendo violentemente il capo, ne aveva portato al ricovero, in coma farmacologico, nel reparto di neurochirurgia dell'ospedale Ca' Foncello. Dopo 18 giorni di agonia e almeno due operazioni chirurgiche, si è spento Paolo Malerba, 61enne salentino di Collepasso, dipendente dell'azienda Pulitori e affini spa, ditta che si occupa delle pulizie in 19 istituti trevigiani. L'uomo era considerato una vera e propria colonna e un modello per i colleghi.

Malerba è finito a terra mentre, dopo essere salito sul seggiolone dell'arbitro di volley, utilizzato come scala, stava raggiungendo una manovella sistemata a due metri di altezza per alzare uno dei canestri, proprio in vista dell'allenamento della locale squadra di pallavolo, la Albatros volley. Dopo la brutta caduta il 61enne ha subito perso conoscenza ed è stato soccorso da medico e infermieri del Suem 118. Sull'incidente la Procura di Treviso ha aperto un'inchiesta. Alla luce della morte dell'uomo il magistrato potrebbe ordinare un esame autoptico che finirà nel fascicolo in cui è già presente la relazione del nucleo Spisal dell'Ulss 2 sull'incidente.

Per ora non è ancora stata fissata la data dei funerali che dovrebbero svolgersi a Treviso. Malerba lascia la moglie Antonella, le figlie Marta e Serena, la madre Antonietta, le sorelle Donatella, Patrizia, Giuliana e Rosaria, il fratello Enrico e molti altri tra parenti e amici.

"Ci stringiamo alla famiglia di Paolo, venuto a mancare stanotte" ha scritto la società Albatros volley ieri, 2 febbraio "In tutte le gare del weekend verrà rispettato un minuto di silenzio per ricordarlo, dopo tanti anni era diventato una presenza costante, uno della squadra a tutti gli effetti. Ciao Paolo, ci mancherai".

La FILCAMS CGIL di Treviso esprime cordoglio per la morte di Paolo Malerba, addetto alle pulizie impiegato all’Istituto Mazzotti del capoluogo trevigiano. «Anche il mondo della scuola non è immune dalla piaga delle morti bianche - afferma Alberto Irone, segretario generale della FILCAMS CGIL di Treviso -, ai suoi familiari il cordoglio del Sindacato. Sul tema sicurezza l’attenzione e gli investimenti non possono mancare, in nessun settore e comparto. Dove c’è un lavoratore dev’esserci sicurezza. E la massima attenzione va posta sulle mansioni affidate ai lavoratori in appalto, come in questo drammatico caso. Perché spesso accade che si operi a svolgere attività che travalicano quelle previste». Questo il richiamo di Irone.

«Quando si parla di incidenti sul lavoro - interviene la segretaria generale della Cisl Scuola Belluno Treviso Lorella Benvegnù - si pensa sempre ai cantieri e ai macchinari delle fabbriche, non immaginando che situazioni di pericolo si verificano anche in altri settori e in luoghi apparentemente sicuri come le scuole. Questo ci spinge ancora di più a sostenere il valore della formazione sulla sicurezza a tutti i livelli e in tutti gli ambiti lavorativi». Benvegnù esprime il cordoglio per la morte di Malerba e auspica che la magistratura chiarisca cosa sia accaduto quel giorno. «Di certo la mansione che stava svolgendo era pericolosa - spiega la segretaria della Scuola - e andrà chiarito se rientrava fra quelle previste dal contratto del lavoratore». Tema sul quale interviene Patrizia Manca, segretaria generale della Fisascat Cisl Belluno Treviso: Malerba era infatti dipendente della ditta Pulitori e affini Spa, che ha in appalto il servizio di pulizie delle palestre di molte scuole trevigiani, fra cui il Mazzotti. «Serve maggiore attenzione nel settore degli appalti, soprattutto da parte dei committenti - sostiene Manca - affinchè i lavoratori siano tutelati e messi nelle condizioni di lavorare in salute e sicurezza».

In provincia di Treviso è il terzo incidente sul lavoro mortale dall'inizio del 2023: la prima vittima è stato il 70enne Primo Bavaresco, a Cavaso del Tomba, nei primi giorni dell'anno, a cui è seguita, il 16 gennaio, la tragica fine di Andrei Perepunjnyi, 31 anni, al lago Le Bandie di Spresiano. Il primo è stato travolto da un albero che aveva tagliato, in un terreno agricolo di Pederobba mentre il giovane è stato sommerso e soffocato da un carico di ghiaia che gli è piombato addosso mentre si trovava al lavoro nella cava della ditta "Mosole".

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