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Cronaca Centro / Piazzale Duca D'Aosta

Malmenato e rapinato nel sottopasso ferroviario, in carcere gli aggressori

L'episodio nel giugno scorso in via Roma a Treviso. Gli autori della brutale aggressione nei confronti di un 27enne sono due stranieri di 23 e 30 anni. Indagine della squadra mobile e della polizia ferroviaria

Sono stati portati in carcere i due rapinatori che, alla fine del mese di giugno scorso, hanno violentemente aggredito e rapinato un ragazzo di 27 anni, recatosi a Treviso per ragioni di lavoro, mentre stava uscendo dal sottopasso della stazione ferroviaria. I due giovani rapinatori, di 23 e 30 anni, entrambi stranieri con precedenti di polizia, con la scusa di chiedere una sigaretta, hanno scaraventato a terra la vittima, colpendolo ripetutamente con calci e pugni tali da provocargli diverse lesioni dichiarate guaribili in 40 giorni. La violenta azione ha permesso ai rapinatori di sottrarre alla vittima il portafogli che conteneva, oltre ai documenti d’identità, una carta postepay e 200 euro in contanti.

L’indagine degli agenti della squadra mobile, coordinati dalla dirigente Immacolata Benvenuto, in collaborazione della Polizia Ferroviaria di Treviso, ha consentito di elaborare in tempi rapidi un quadro indiziario solido, condiviso dal giudice per le indagini preliminari che considerata la particolare violenza dell’episodio, ha ritenuto di disporre la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti dei malviventi.

Dalle indagini è emerso anche che i due rapinatori, dopo l’aggressione, sono poi andati tranquillamente a bere alcolici in centro, altra circostanza tenuta conto dall’Autorità giudiziaria come ulteriore indice della capacità criminale dei rapinatori.

Il 23enne e il 30enne (difesi dagli avvocati Valentina Spada e Valentina Sartori) sono apparsi nella mattinata di oggi 9 ottobre davanti al gip Cristian Vettoruzzo per l'interrogatorio di garanzia. Entrambi si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Il giudice si è messo in riserva (che probabilmente verrà sciolta nella mattinata di domani) sulla richiesta delle difese per poter mettere i loro assistiti agli arresti domiciliari. 

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