Truffavano ditte di spedizione facendo sparire carichi di ferro
C'è anche un 44enne di Villorba tra i membri di una banda che truffava società di spedizione, facendo sparire materiale ferroso per poi rivenderlo. In tutto sono finite in manette dieci persone
Raggiravano società di spedizione in Nord Italia, facendo sparire interi carichi di materiali ferrosi, soprattutto ghisa. Sono una decina le persone arrestate dai Carabinieri di Venezia in Veneto, ad Ascoli Piceno e Reggio Calabria.
Si trattava di gruppo specializzato in truffe, appropriazione indebita e atti falsi, che con raffinati raggiri riusciva a ingannare le ditte di spedizione. Il danno complessivo procurato ammonta a circa un milione di euro.
Tra gli arrestati c’è anche un 44enne di Villorba; gli altri provengono da Camponogara, Eraclea, Mira, Mestre, Reggio Calabria, Padova e Fermo. Ai fermati viene contestata l’appartenenza a un’associazione a delinquere finalizzata alla truffa, all’appropriazione indebita e all’uso di atto falso.
Le vittime del raggiro sono nove imprese del centro-nord. Sfruttando un gioco di subappalti, la banda otteneva l’incarico di effettuare una o più consegne, senza mai far pervenire a destinazione il materiale e facendo perdere le tracce anche dei trasportatori.
La merce veniva poi quasi interamente ricettata da un commerciante 69enne del Padovano, che lo piazzava sul mercato e che è stato quindi denunciato a piede libero per ricettazione.
