Cade in un dirupo, salvato in extremis dopo ben due notti
Un 33enne di Castello di Godego è stato ritrovato esanime al di sotto del ponte di Crespano dopo essere scivolato e fratturatosi diverse ossa
CRESPANO DEL GRAPPA - Scivola per diversi metri in un sentiero in montagna, si rompe entrambe le gambe e rimane all'addiaccio per diversi giorni senza poter chiedere aiuto. Viene salvato in extremis dall'ipotermia e dalla disidratazione dal suem e dai volontari della protezione civile accorsi sul posto.
L'uomo, M.M. 33enne di Castello di Godego, aveva lasciato il telefonino a casa per godersi una tranquilla giornata in montagna senza gli affanni di ogni giorno. Decide quindi di raggiungere Crespano del Grappa in solitaria, senza avvisare nessuno, anche perchè i familiari sono via da giorni. Posteggia perciò la sua auto bianca a fianco del ponte locale (tristemente noto per i suicidi) verso le 15 di venerdì e decide di avventurarsi per il bosco sottostante, dove però non sono previsti sentieri segnalati. A quel punto, forse a causa di un movimento maldestro o del terreno reso scivoloso dalle piogge dei giorni precedenti, il ragazzo scivola improvvisamente a valle verso il torrente Lastego finendo incastrato tra le rocce e i rovi.
Nella caduta l'uomo si rompe entrambi i femori e si procura lesioni al torace e alle vertebre. Dopo attimi di vero e proprio panico, dettati dallo choc della caduta per decine di metri, il ragazzo inizia a chiamare a voce i soccorsi per diverse ore, ma nessuno lo sente. Ecco allora che rimane all'addiaccio, esposto al freddo e ai temporali, fino alla giornata di domenica, quando un passante casualmente sente il richiamo di aiuto e avvisa le forze dell'ordine. Sul posto arriveranno il suem 118 e i volontari della protezione civile per aiutare nelle operazioni di recupero del 33enne, che verrà poi trasportato con l'eliambulanza al Ca' Foncello di Treviso in gravi condizioni, ma fortunatamente salvo.