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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Villorba

Muore dopo un lite, la Procura rifiuta il patteggiamento: 44enne finirà davanti alla Corte d'Assise

E' arrivato il rinvio a giudizio per Marco Braido, accusato dell'omicidio preterintenzionale di Giovanni Gagno, 80enne ex negoziante di Villorba morto in seguito ai traumi di una rovinosa caduta a terra al termine di una discussione per un parcheggio e delle lesioni commesse ai danni della moglie della vittima, spintonata con violenza. Respinta anche la richiesta di abbreviato presentata dal suo difensore

Marco Braido, il 44enne residente a Ponzano accusato dell'omicidio preterintenzionale di Giovanni Gagno, 80enne ex negoziante di Villorba morto in seguito ai traumi di una rovinosa caduta a terra al termine di una lite per un parcheggio, e delle lesioni commesse ai danni della moglie della vittima, spintonata con violenza, andrà a giudizio. Questo l'esito dell'udienza preliminare celebratasi oggi davanti al gup di Treviso Carlo Colombo. Respinta la richiesta di patteggiamento (a meno di 4 anni) presentata dal difensore dell'uomo, l'avvocato Esmeralda Di Risio, a Braido non è stato neppure concesso il rito abbreviato, condizionato all'audizione di alcune persone che sarebbero state testimoni della tragedia. La data del processo, che si terrà davanti alla Corte d'Assise, non è ancora stata fissata.

Il 24 luglio del 2020 a casa di Giovanni Gagno e della moglie Settima Scattolin (gli avvocati della famiglia sono Vincenzo Arcidiacono e Alberto Zanini), al civico 7 di via Fontane a Villorba, erano arrivati gli operai di una ditta per montare un nuovo condizionatore. Posteggiano il furgone nella stradina laterale accanto all'abitazione quando, poco prima delle 9, sopraggiunge anche Marco Braido. Con il mezzo parcheggiato lì le manovre degli altri veicoli sono diventate più difficoltose perché lo sterrato è stretto, raggiungendo giusto un pugno di case. Il 42enne si infastidisce ed ecco innescarsi la scintilla: scoppia un diverbio al termine del quale Gagno sarebbe stato spinto all'indietro. Il gesto sarebbe stato molto vigoroso, facendo perdere l’equilibrio all'uomo che, caduto a terra, avrebbe battito violentemente la nuca. L'80enne morirà il giorno dopo all'ospedale di Treviso.

L'avvocato Di Risio aveva chiesto la riqualificazione del reato da omicidio preterintenzionale a omicidio colposo e aveva presentato l'istanza di patteggiamento che però il pubblico ministero Daniela Brunetti (subentrata nel caso alla collega Anna Andreatta, che ha ottenuto il trasferimento alla Procura di Venezia) non ha accolto, ritenendo la quantificazione della pena troppo bassa. Non avendo il gup accolto neppure la richiesta di abbreviato per Braido non è rimasta altra strada che il rinvio a giudizio.

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