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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica Casale sul Sile / Piazza All'Arma dei Carabinieri

Casale sul Sile al lavoro per avere il primo consiglio comunale aperto in Veneto

Lunedì 22 maggio la prima tappa dell’iter per l’attuazione con il tavolo dei segretari provinciali dei partiti. Il sindaco Golisciani: «Prima il tavolo politico e poi il tavolo tecnico, così sarà un’iniziativa efficiente, democratica e utile ai giovani»

Lunedì pomeriggio, 22 maggio, nell'ex sala consiliare in Piazza All'Arma dei Carabinieri a Casale sul Sile si è tenuto il primo tavolo per discutere dell’iter e delle modalità per poter concretizzare la previsione del Consiglio Comunale Aperto, come aveva proposto il sindaco Stefania Golisciani e come già predisposto dallo Statuto comunale. 

All’incontro sono stati convocati i segretari provinciali dei partiti, alcuni dei quali hanno appoggiato una delle liste dei candidati sindaci alle scorse elezioni di Casale sul Sile, allo scopo di aprire il dibattito al fine di arrivare alla soluzione migliore di applicazione di questa importante modalità di partecipazione democratica. Oltre al sindaco Stefania Golisciani, al capogruppo di Progetto Casale Futura Stefano Giuliato e alcuni rappresentanti delle liste locali, presenti al tavolo per i partiti Giovanni Zorzi segretario provinciale del Pd, il sindaco di Conegliano nonché segretario provinciale di Forza Italia Fabio Chies, il vicesindaco di Montebelluna e vicesegretario provinciale di Fratelli d’Italia Claudio Borgia e per il Terzo Polo il portavoce Beppe Mauro. Assente perché impossibilitato a partecipare per precedenti impegni il segretario provinciale della Lega Dimitri Coin, che ha fatto comunque pervenire le sue scuse per l’assenza e l’appoggio all’iniziativa del tavolo. Al termine degli incontri politici e tecnici previsti il passo successivo sarà l’avvio dell’iter deliberativo che avverrà in sede di Consiglio comunale.

Il commento

«Nonostante siamo una lista civica, abbiamo voluto dare importanza ai partiti, noi stessi li abbiamo voluti coinvolgere in questo progetto così innovativo - conclude Stefania Golisciani al termine dell’incontro -. Il Consiglio Comunale Aperto rappresenta un lascito importante per le future generazioni e proprio per questo motivo non può avere una nascita tecnica, bensì politica basata sulla condivisione».

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