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Politica Mogliano Veneto

Mogliano, assessore di Fratelli d'Italia al posto di Giuliana Tochet: è polemica

Sabato 1 aprile la presentazione di Francesca Caccin, nuovo assessore alle Politiche sociali, per la famiglia, alle Pari opportunità e ai rapporti con l'azienda socio-sanitaria. Pd su tutte le furie

Il sindaco di Mogliano, Davide Bortolato, ha nominato sabato mattina, 1º aprile, il nuovo assessore alle Politiche sociali, per la famiglia, alle Pari opportunità e ai rapporti con l'azienda socio-sanitaria. Si tratta di Francesca Caccin (Fratelli d'Italia) che andrà a prendere il posto della dimissionaria Giuliana Tochet. Presenti alla nomina gli assessori e i consiglieri comunali, il commissario provinciale di Fratelli D’Italia Giuseppe Montuori, il presidente del circolo Fratelli D’Italia Mogliano Veneto Giancarlo Riovanto, il segretario provinciale della Lega Dimitri Coin e il segretario della Sezione della Lega di Mogliano Veneto, Carlo Albanese.

Nuovo assessore

Nata a Treviso nel 1969, diplomata al liceo classico, Francesca Caccin è sposata e madre di due figli ed è molto legata ai valori cristiani e della famiglia. Imprenditrice, insieme al padre e al figlio gestisce l’Azienda Agricola Giulia, con sede a Campocroce, portando avanti una tradizione familiare specializzata nel settore dell’allevamento. Francesca Caccin milita da molti anni in Fratelli D’Italia ed è stata candidata in varie competizioni elettorali.

I commenti

«Credo che la forza di una comunità si misuri soprattutto nella sua attenzione ai più deboli, perché il traguardo è più bello se nessuno resta indietro. Il mio contributo, come assessore sarà sempre rivolto verso questa direzione» le prime parole di Francesca Caccin dopo la nomina ad assessore.

«Sono certo che Francesca, con le sue capacità e la sua empatia, saprà portare un importante contributo e un nuovo impulso a quello che è uno dei settori strategici dell’Amministrazione Comunale» conclude il sindaco Davide Bortolato.

La polemica

Su tutte le furie il circolo del Pd di Mogliano Veneto: «Il cerchio si è chiuso, dimostrando che non c’entravano nulla le motivazioni personali indicate a inizio settimana dal sindaco come giustificazione delle dimissioni dell’Assessore Tochet. L'obiettivo era quello di mettersi al riparo per le elezioni dell’anno prossimo e assicurarsi il sostegno di Fratelli d’Italia, per evitare le fibrillazioni interne che già in molti altri comuni della Marca hanno determinato la spaccatura del centrodestra. Con questa manovra cinica e politicista il sindaco si mostra in tutta la sua debolezza: si è fatto dettare la nomina dei suoi ultimi due assessori dalle segreterie dei partiti che tanto ripudiava, dai quali adesso dipenderà non solo il suo futuro politico, ma anche quello della città che vedrà il suo primo cittadino essere prigioniero di un partito senza alcun radicamento reale nel nostro territorio. Bortolato relega così Mogliano a pedina di scambio nella guerra fredda fra Fratelli D’Italia e Lega per spartirsi il territorio. Un destino che nessuna comunità merita e che sarà indigesto a molti “moderati” che pensavano in una svolta civica e invece si sono ritrovati in fondo a destra fra xenofobia e politiche securitarie. Lui dice di no.

Al prossimo consiglio comunale - continuano dal Pd - presenteremo un'interpellanza urgente sullo stato di avanzamento dell’adesione del nostro Comune alla Rete Sai per l’accoglienza diffusa dei rifugiati. La mozione era stata votata all’unanimità da tutto il consiglio comunale non più tardi di un anno fa, contro il parere sia dell’Assessore Tochet che della sezione locale di Fratelli d’Italia. Una verifica che avremmo fatto a prescindere, ma che assume carattere di urgenza visto l’arrivo di centinaia di profughi nella Marca e l’esigenza di un accoglienza finalmente degna. Che risposte darà il nostro territorio in termini di integrazione e accoglienza? Si vuole proseguire sulla linea tracciata dal Consiglio Comunale o l’assessore porterà avanti la posizione del suo partito? Siamo ancora così sicuri che non cambierà nulla o anche a Mogliano, così come a livello nazionale, a farne le spese delle politiche della destra saranno sempre e solo gli ultimi?» 

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