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Martedì, 30 Aprile 2024
Politica Paese

"Vendesi la piazza di Paese": manifesto fa infuriare la sindaca. «Pronta a querelare»

L'affissione, sostenuta e finanziata dal gruppo del Pd che sostiene la candidata Giuliana Donadi, infiamma la campagna elettorale. L'accusa è quella di mettere in vendita, ad un presso di 2,7 milioni il parco piazza di Paese "per trasformarlo in residenze private e fare cassa"

"Vendesi piazza del Paese, Paese, prezzo euro 2.700.000 Info: Katia Uberti e Giunta. L'amministrazione comunale del Comune di Paese ha messo in vendita il parco piazza di Paese per trasformarlo in residenze private e fare cassa. Blocca la vendita, vota Pd". Potrebbe sembrare un annuncio di vendita ma è un manifesto elettorale: la trovata è della sezione del Pd di Paese che sostiene la candidata Giuliana Donadi. La replica della sindaca Katia Uberti a queste affissioni non si è fatta attendere e ora si dice pronta a presentare una querela a carico di chi ha ideato "l'annuncio di vendita" della piazza.

«Mi lascia senza parole la comparsa di alcuni manifesti elettorali denigratori, commissionati da un’esponente del PD, per i quali verrà fatta querela agli organi competenti» ha detto in una nota Katia Uberti «Dai manifesti si evince che l’amministrazione comunale sarebbe in procinto di cedere la piazza di Paese a una fantomatica società immobiliare. Nulla di più falso: mai alcuna nota, informazione o notizia è stata discussa, ed enfatizzo, mai discussa in giunta o in consiglio comunale».

«Mi duole pensare che i soldi spesi per veicolare informazioni false, calunnie e becere menzogne non siano stati invece investiti in una campagna elettorale leale e propositiva. È evidente che, a chi mancano programmi e prospettive per il futuro del paese, rimane solo l’opportunità di screditare, arrancando anche con attacchi del tutto personali pur di spargere disinformazione e paure tra i residenti al fine di racimolare qualche voto» conclude la sindaca «Paese si merita il meglio: una prospettiva per il futuro, investimenti significativi e un impegno sociale a portata di tutti i cittadini, ma soprattutto serietà. Non queste strumentalizzazioni meschine fatte solo per ottenere qualche riga di visibilità. Mi auguro che i manifesti appesi, vista la falsità del messaggio trasmesso, vengano immediatamente rimossi a spese di chi li ha commissionati».

La replica del Pd: «La Piazza è in vendita: è tutto vero e lo dimostra il bilancio»

«Leggendo della reazione del sindaco, riportata a mezzo stampa, e riguardante l’affissione di manifesti che informano la cittadinanza della messa in vendita della piazza di Paese, sembra evidente che Katia Uberti o ha un vuoto di memoria o è infastidita dal fatto che si dia voce a questa notizia» replica Anna Foffani, capogruppo PD in Consiglio comunale «La piazza è nel piano delle alienazioni, cioè tra i beni in vendita, per 2.700.000 euro come correttamente riportato (vedasi immagine allegata, estratto del piano delle alienazioni per il periodo 2024-2026). Ricordiamo a Uberti che alienazione sta a indicare un atto giuridico con cui si trasferisce una proprietà ad altri soggetti, mediante la vendita. È in vendita da anni e in consiglio comunale, come forze di opposizione, abbiamo sempre detto che siamo contrari a questo modo di operare, vendendo beni comunali come fatto già per le tre abitazioni che erano destinate alle emergenze abitative. Le aste precedenti non sono andate in porto ma se fosse andata diversamente? La Piazza continua ad essere tra gli immobili in vendita, se tra un anno arrivasse un interessato? I cittadini devono sapere come sta lavorando questa amministrazione. Certo che, finché le notizie restano dentro l'aula del consiglio comunale va tutto bene e rivendicano che hanno vinto e fanno come vogliono, quando le informazioni girano, in modo che i cittadini si possano fare un'idea di come amministrano, allora minacciano querele, come peraltro fanno anche nei confronti di singoli cittadini che esprimono una visione diversa. Il Partito Democratico di Paese rivendica il diritto di critica politica e di libertà d’informazione, costituzionalmente sancito e pilastro della democrazia, anche se alla maggioranza da fastidio. E siamo certi che sono molti i cittadini che la pensano come noi. Infine, rassicuriamo il sindaco che il programma è ben nutrito di proposte e, per quanto riguarda la Piazza, riteniamo che qualsiasi proposta debba essere condivisa con chi vive e ha a cuore gli spazi di Paese. Una cosa è certa: la Piazza deve restare pubblica!».

Il piano di alienazione

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