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Aperitivo universitario con i consiglieri di Fratelli d'Italia: «Propaganda inammissibile»

I consiglieri Zabai e Pelloni (Pd Treviso) hanno presentato un'interrogazione in consiglio comunale dopo l'evento organizzato lo scorso 11 ottobre nella sede di Progetto Giovani. La replica del Comune: «Presenti per ascoltare le richieste degli studenti»

Mercoledì 11 ottobre, presso la sede del Progetto Giovani in via Fratelli Cairoli a Treviso, si era tenuto l'evento "Aperitivo universitario", rivolto alle matricole iscritte presso le sedi distaccate degli atenei di Padova e Venezia.

L'iniziativa, pubblicizzata dai canali social del Progetto Giovani, era stata descritta come "un'occasione per conoscersi, condividere l'esperienza di frequentare il polo universitario di Treviso e brindare all'inizio dell'anno accademico" senza alcun altro tipo di simbolo o collegamento ad altri soggetti organizzatori se non quelli istituzionali. Tuttavia, dal profilo pubblico Instagram del consigliere comunale Carlo Alberto Correale, delegato ad Università e partecipazione giovanile dal sindaco, l'evento è stato ricondotto all'attività dell'associazione universitaria “Azione Universitaria”, facente riferimento al partito politico "Fratelli d’Italia", di cui lo stesso consigliere Correale nonché l'assessore alle Politiche giovanili, Gloria Sernagiotto sono esponenti. 

Il caso in consiglio comunale

I consiglieri comunali del Partito Democratico Marco Zabai e Stefano Pelloni, attaccano: «Abbiamo presentato, ancora il mese scorso, un’interrogazione per chiedere lumi rispetto a questo evento, poiché sarebbe inammissibile che esponenti politici utilizzassero servizi comunali per fare propaganda politica. L’assessore Sernagiotto ci ha risposto senza entrare in nessun modo nel merito e senza rispondere alla nostra diretta domanda: qual è stato il grado di coinvolgimento dell’associazione azione universitaria nell’organizzazione dell’evento? Perché esponenti della giovanile di Fratelli d'Italia erano in accoglienza e sono stati indicati come organizzatori da Correale quando sulla carta doveva trattarsi di un evento aperto a tutti? La partecipazione giovanile e universitaria è concepita come ad uso e consumo delle associazioni espressione della maggioranza?»

La replica

All'interrogazione di Zabai e Pelloni ha risposto, per il Comune di Treviso, l'assessore Gloria Sernagiotto: «La festa non è stata solo un momento di aggregazione dedicato alle matricole, ma anche un'occasione per raccogliere informalmente bisogni e feedback dagli studenti universitari. Durante l'evento è stato allestito uno spazio "videobox" dove i giovani sono stati invitati, dopo regolare firma dell'autorizzazione del consenso informato, a rispondere a una serie di domande, ripresi da una telecamera, su quali servizi per studenti potevano essere migliorati a Treviso. Le risposte sono state raccolte dagli educatori di Progetto Giovani e saranno discusse in un futuro incontro con l'assessore alle Politiche giovanili. I presenti all'evento erano 107, in parte di Giurisprudenza 2.0 e in parte di Ca' Foscari. L'unica spesa sostenuta è stata la Siae per la musica messa dal dj della festa. Spesa di cui si è fatta carico la cooperativa La Esse come per tutte le altre iniziative di Progetto Giovani Treviso».

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