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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

De Nardi scrive a Conte: «Treviso può migliorare tantissimo»

La lettera aperta del consigliere comunale di minoranza ed imprenditore

Caro Sindaco,

sono molto d’accordo con la necessità di essere ottimisti che Lei professa spesso sui Social e colgo l’occasione del suo invito per contribuire a modo mio al bene della nostra amata città. La bella notizia che voglio portare alla Sua attenzione è che Treviso può migliorare tantissimo, affrontando con competenza e determinazione, insieme a tutta la comunità, i suoi problemi più seri e complessi. L’edonismo dei cuoricini di S.Valentino, una comunicazione suadente costruita ad arte e gli incessanti buoni propositi lanciati come slogan non sono una soluzione, sembrano piuttosto una specie di cura palliativa che provoca un momentaneo senso di artificiale piacere, che però non incide nel migliorare strutturalmente la nostra città. Realizzare opere come il Park Vittoria o i centri commerciali in Strada Ovest, poi, è facile, basta concederle a forza di voti di maggioranza. Ma una volta dato il via libera a queste decisioni la natura e l’impianto urbanistico della città medioevale vengono ulteriormente stravolti, e per sempre, buttando benzina sul fuoco delle criticità che stanno assediando una meravigliosa cittadina come Treviso.

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Tra i temi più sentiti dove possiamo e dobbiamo migliorare cito:
• Il traffico automobilistico sempre più soffocante;
• La cementificazione del territorio naturale;
• La pessima qualità dell’aria e del microclima;
• La desertificazione residenziale, commerciale e imprenditoriale del centro storico;
• La questione della casa e dei servizi alle famiglie;
• L’inverno demografico;
• L’integrazione degli immigrati e degli emarginati;
• La scarsa offerta per i giovani (sport, musica, cultura, lavoro), le baby gang, la fuga dei neo laureati;
• L’insufficiente sostegno sociale agli anziani e ai bisognosi;
• L’ insicurezza e il generale degrado della città;
• Il declino del servizio sanitario pubblico.

Sono temi certamente complessi, difficili e di competenza non solo del Comune, ma l’opera di un Sindaco, in carica per due mandati, non può sottovalutarli spostando l’attenzione sui piccoli bei gesti quotidiani, sicuramente diffusi e importanti, ma non certo sostitutivi dell'azione di governo e delle sue responsabilità. Vorremmo che il suo ottimismo e il suo impegno andasse oltre l’immagine e che Lei si rivolgesse con maggiore attenzione alle questioni fondamentali che toccano nel profondo le nostre vite.
Treviso chiede lo sviluppo coraggioso della città con il dialogo e il confronto, con decisioni e fatti concreti, risposte ai bisogni, idee chiare e voglia di fare, buon senso e lungimiranza. Al Primo Cittadino chiediamo meno “maquillage” e più risultati veri, in misura adeguata alle potenzialità di una Grande Treviso. Il mio piccolo gesto quotidiano positivo oggi l’ho voluto fare scrivendoLe questa lettera aperta, rappresentandoLe una sintesi dei bisogni concreti della città da affrontare, che Lei certamente conosce, ma sembra sottovalutare o derubricare come problema altrui.

Cordiali saluti

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