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Chiusure da Covid, Veneto Imprese Unite contro Contarina: «Concessi sconti irrisori»

Il presidente Penzo Aiello: «Molti imprenditori si sono trovati a fronteggiare importi calcolati sui consumi del 2019, ma le aziende facevano grande affidamento su queste decurtazioni»

«Considerando il perdurare delle limitazioni che toccano la maggior parte delle nostre aziende, e alla luce di alcune problematiche con le scontistiche e la gestione dei pagamenti delle fatture riscontrate da alcuni associati, il 18 marzo dopo una prima consultazione con l’Amministrazione comunale di Treviso abbiamo ufficialmente chiesto appuntamento al direttore generale di Contarina spa Michele Rasera». Lo dichiara Andrea Penzo Aiello, presidente di Veneto Imprese Unite.

«Era nostra intenzione discutere la possibilità di posticipare i pagamenti del 2020 senza avere l’onere degli interessi di mora, dato che le scontistiche previste sarebbero state inserite solo nella fattura di conguaglio di aprile 2021 e quindi molti imprenditori si sono trovati a fronteggiare importi calcolati sui consumi del 2019, ovvero pre pandemia, a fronte di incassi ridotti anche più del 50% - continua Penzo Aiello - Ovviamente l’altro aspetto fondamentale che avremo sollevato sarebbe stato la previsione di ulteriori decurtazioni delle quote fisse considerando che bar e ristoranti, essendo chiusi per decreto dopo le 18 da fine ottobre a oggi, avrebbero perso gran parte della produzione di rifiuti, soprattutto umido e vetro. Inoltre sarebbe stato fatto notare che la maggior parte dei settori  ha dovuto chiudere svariati giorni anche nel 2021, ma ad oggi gli sconti si fermavano alle chiusure del 2020. Purtroppo, però, questo appuntamento non ci è ancora stato concesso, anzi, nonostante abbiamo sollecitato a più riprese anche tramite l’Amministrazione comunale di Treviso, che partecipa alla Spa, martedì 13 aprile un incaricato di Contarina ci ha comunicato di aver ricevuto la richiesta di appuntamento ma che non sapeva se e quando ci verrà concesso».

«Questo appuntamento per noi diventa però fondamentale, anche alla luce di quanto successo negli ultimi giorni. Sono infatti iniziate ad arrivare le comunicazioni da parte dell’azienda di asporto rifiuti con gli importi degli sconti applicati per i mesi di chiusura. Le nostre aziende, che facevano grande affidamento su queste decurtazioni, si sono trovati ad avere riduzioni principalmente dai 4 euro ai 30 euro annui per negozi e attività di servizi alla persona che normalmente pagavano tra i 600 euro e 1000 euro l'anno, dai 50 ai 200 euro per bar e ristoranti che arrivavano anche a fatture da 10mila euro l’anno. Importi ridicoli, sbandierati come grandi aiuti per le aziende nei mesi passati, che non fanno altro che alimentare la rabbia degli imprenditori ad oggi mai vedente tutelati, alzando ulteriormente la tensione sociale che sta dilagando nel paese. Per questi motivi, qualora non ricevessimo un appuntamento entro la fine di questa settimana, siamo pronti a organizzare un picchetto già nei prossimi giorni sotto la sede di Contarina spa per chiedere non solo di essere ascoltati, ma per ricevere soluzioni certe e velocemente realizzabili» conclude Penzo Aiello.

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