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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Segreteria leghista, Stefani: «Serve partito moderno e coraggioso. Vinciamo europee e comunali»

Favorito dai pronostrici il parlamentare e sindaco di Borgoricco pronto a sfidare Manzato con il sostegno di Bitonci, Ostellari e del presidente Zaia. Sabato si va al voto, ma la partita sembra già avere un vincitore

Alla vigilia della elezione del segretario regionale della Lega, che si svolgerà sabato a Padova, torna a parlare il grande favorito, Alberto Stefani. Il parlamentare e sindaco di Borgoricco, che è rimasto a guardare la lotta interna tra Roberto Marcato e Franco Manzato, finita con la candidatura di quest'ultimo e l'uscita di scena del "bulldog" della Lega, sembra avere adesso la strada spianata. Marcato, infatti, se n'è andato sbattendo la porta. Inevitabilmente questo si porterà dietro degli strascichi nell'elettorato anti Stefani. Paradossalmente, però, questo potrebbe portare acqua al mulino dell'attuale commissario regionale, che già gode del sostegno di Massimo Bitonci e Andrea Ostellari. A loro, dietro le quinte, si è aggiunto negli ultimi mesi anche la pesante mano del presidente, Luca  Zaia. Il capo della Regione, sul cui appoggio contava moltissimo Marcato, ha preferito fare qualche telefonata in privato per Stefani, piuttosto che mettersi in casa un passionale e ribelle come il suo assessore regionale, che il prossimo anno potrebbe invece pensare alle europee o alle eventuali elezioni come Presidente della Provincia. Posizione confermata poi, ancora più nettamente, una volta che in campo è rimasto solo Manzato, con cui Zaia non ha buoni rapporti.

Stefani: «Voce ad una Lega moderna»

«Voglio dare voce ad una Lega moderna, coraggiosa, vicina agli amministratori è capace di investire nella formazione - sostiene oggi Alberto Stefani - anche in collaborazione con Centri studi e Università. Un partito che deve ritrovare il senso di Comunità, fatto di lealtà, correttezza E rispetto. Da lunedì dobbiamo essere al lavoro per vincere le prossime elezioni comunali e preparare la campagna delle europee». Sulla questione Marcato non si spinge oltre: «Con Roberto ho sempre avuto un confronto leale, anche se talvolta siamo stati su posizioni diverse. È una persona che ha consenso e una sua identità».

Il voto di sabato a Padova

Sabato, 24 giugno. al Four point by Sheraton di Padova saranno chiamati a raccolta 470 tra delegati e rappresentanti istituzionali della Liga che cerca così di uscire dal commissariamento. Dalla conta dei delegati, Stefani sembra nettamente in vantaggio a Venezia, dove lo sostengono il segretario provinciale Sergio Vallotto, l'ex deputata Ketty Fogliani, mentre avrebbe perso l'onorevole Giorgia Andreuzza a favore di Manzato. A Padova è tutto molto chiaro: il consueto asse formato da Massimo Bitonci e Andrea Ostellari, a cui vanno aggiunti Arianna Lazzarini, Tiberio Businaro e Filippo Lazzarin), mentre a Rovigo avrebbe 14 dei 18 delegati e a Verona  gioco facile con il sostegno del presidente della Camera, Lorenzo Fontana. Sarebbe in minoranza solo a Vicenza, sostenuto da Nicola Finco e Mara Bizzotto, ma non dalla maggioranza dei delegati, rappresentata da Roberto Ciambetti. Treviso e Belluno i rebus, godendo dell'appoggio di Riccardo Barbisan da una parte e di almeno 7 delegati su 14 dall'altra. Per Manzato però si sono mossi Gian Paolo Gobbo, Toni Da Re e Dimitri Coin, che non sono proprio gli ultimi arrivati.

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