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Salute Monastier di Treviso / Via Papa Giovanni XXIII, 7

Protesi all'anca, ospedale di Monastier quarto in Italia e primo in Veneto

Nel 2021 aumentato del 23,78% il numero delle protesi all’anca. Nove veneti su cento scelgono l'ospedale "Giovanni XXIII". «Per il recupero delle liste d’attesa dopo il Covid utilizzate al massimo le risorse della struttura»

Primo in Veneto e quarto in Italia per numero di interventi di protesi all'anca, il presidio ospedaliero “Giovanni XXIII” di Monastier scala la classifica nazionale e, risalendo di una posizione, si conferma tra le strutture di eccellenza nell'ambito della protesica ortopedica in Italia. La certificazione arriva dal consueto rapporto annuale del Programma Nazionale Esiti (PNE) del Ministero della Salute, che ha preso in esame 744 strutture sanitarie della penisola. Il dato è riferito, in questo caso, al 2021 anno in cui sono state recuperate molte delle operazioni chirurgiche bloccate a causa della pandemia.

Nel corso del 2021, l’equipe della chirurgia protesica coordinata dal Dottor Carlo Callea, della quale fanno parte i dottori Angelo Genova, Roberto Corezzola, Andrea Maggi, Mirko Marchiori, Massimo Zona, Marco Filipputti, Ettore La Bruna, Marco Pavan, Massimo Di Giuseppe e Giustino Piccirillo, ha intensificato l'attività utilizzando al massimo le risorse della struttura. L'equipe di Monastier ha effettuato 937 interventi chirurgici (compresi i reimpianti) di protesi all'anca con un aumento del 23,78% rispetto al 2020; a livello regionale l’aumento è stato invece del 7,86% mentre a livello nazionale del 18,87%. Un dato, questo, che conferma come la struttura, forte anche del fatto che ha adottato delle particolari misure di contenimento del virus per consentire ai pazienti negativi al Covid-19 di poter curare le altre patologie, sia stata di riferimento sanitario per la popolazione affetta da patologie ortopediche agli altri inferiori. E non solo per quanto concerne gli interventi di protesi all’anca ma anche per quelli al ginocchio che nel corso del 2021, rispetto all’anno precedente, al “Giovanni XXIII” hanno visto un incremento pari al 13% (798).

I commenti

«Appena le normative ce lo hanno consentito, e grazie anche allo status di Covid Free Hospital raggiunto con non pochi sacrifici in termini di controlli e monitoraggi, abbiamo lavorato intensamente per essere di supporto al Servizio Sanitario Nazionale e smaltire le lunghe liste di attesa che si erano accumulate durante l'annus horribilis della pandemia» le parole del dottor Carlo Callea, responsabile dell'Unità Operativa di Ortopedia che con la sua equipe è punto di riferimento dell’ortopedia protesica. 

«Ringraziamo l'utenza che ci ha dato fiducia e soprattutto si è adattata alle normative di accesso alla struttura che hanno permesso però di continuare a curare tutte quelle altre patologie diverse dal covid di cui i pazienti inevitabilmente hanno riscontrato.- conclude Gabriele Geretto, amministratore delegato del presidio ospedaliero “Giovanni XXIII” di Monastier -  ma mi sento di ringraziare in particolare il dottor Carlo Callea, la sua Equipe e tutto il personale che lavora all’interno del reparto che con professionalità e dedizione non si sono mai sottratti alla missione comune di salvaguardia e cura della salute delle persone».

Dottor Callea

Il dottor Carlo Callea è un pioniere della chirurgia protesica di anca e di ginocchio da primo impianto e revisione. Ha fatto parte dell’equipe del trevigiano Antonio Motta in una struttura ospedaliera che si occupava esclusivamente di Chirurgia Ortopedica d’elezione sviluppando diversi modelli di protesi di anca e di ginocchio e promuovendo l’uso del titanio e la non cementazione. Le loro realizzazioni, considerate innovative, furono adottate in svariate strutture ortopediche in Italia ed all’estero. Alla fine degli anni ‘70 e nel successivo decennio ricevette nelle sale operatorie del suo ospedale oltre 1500 chirurghi da tutto il mondo, interessati alle sue tecniche originali. 

Dottor CARLO CALLEA

Il Dottor Callea è autore di numerose pubblicazioni scientifiche, nonché relatore a congressi nazionali ed internazionali sulla chirurgia protesica; è stato nominato Socio Onorario della Società Iugoslava di Ortopedia e Traumatologia e Socio Corrispondente della Società Spagnola di Chirurgia dell’Anca. Dal 1998 collabora con il Presidio Ospedaliero “Giovanni XXIII” e si occupa, con la sua equipe, quasi esclusivamente di Chirurgia Protesica e da Revisione di Anca e Ginocchio. Ad oggi conta oltre ventimila interventi di questo tipo di Chirurgia. Il suo approccio alla Protesica può essere così riassunto: “Utilizzo di materiali di eccellenza, tecniche operatorie semplici, essenziali e rapide: premesse per un risultato duraturo”. Presso il presidio ospedaliero di Monastier, con la sua equipe, vengono principalmente trattate le patologie di chirurgia protesica di anca e ginocchio di primo impianto e revisione, adottando protocolli chirurgici per la corretta e rapida applicazione delle artroprotesi. L’utilizzo dei migliori materiali e l’abilità chirurgica consentono al paziente di avere la massima affidabilità dell'impianto protesico con previsione di maggior durata e più rapido recupero postoperatorio.

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