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Eccellenza, la Liventina Opitergina supera il Giorgione e si avvicina ai playoff

Finisce 2-0 a Oderzo per i tricolori che si portano ad appena quattro punti dalla zona promozione, debutto amaro con i rossostellati per il nuovo allenatore Vecchiato

LIVENTINA OPITERGINA - GIORGIONE 2-0

Liventina Opitergina (4-3-1-2): Plechero, Saramin, Salomone, Benedetti, Tinazzi, Cotali, Akafou (22' st Fiorin), Tagliapietra (46' st Basei), De Poli, Morbioli, Gashi. All. Zulian. 

Giorgione (3-5-2): Dal Canton, Lebra, Antonello, Bragagnolo, C. Rosin (23' st Tampieri), Anile (31' st Franco), Appiah, Diomande (40' st Ziviani), Mioni, Meneghetti (46' st G. Rosin), Fantinato. All. Vecchiato. 

Reti: st 34' Gashi, 35' Fiorin

Arbitro: Gargano di Bologna (assistenti Stabile e Zoccarato di Padova). 

Note: ammoniti Salomone, Bragagnolo. Angoli 4-2. Recupero pt 2', st. Spettatori 300 circa.  

Oderzo. Con due reti nella ripresa la Liventina Opitergina batte 2-0 il Giorgione e si avvicina alla zona playoff, distante ora appena quattro punti. Primo tempo con poche occasioni, leggermente meglio il Giorgione, nella ripresa esce la squadra di casa che piazza i due gol in rapida successione con Gashi e Fiorin. 

Liventina Opitergina che cambia qualcosa rispetto alla squadra vista a Noale: al centro della difesa torna Benedetti, Saramin si sposta sull'out di destra, a centrocampo invece Akafou è preferito a Fiorin. Tre gli ex in campo, ovvero Salomone, Gashi e Morbioli. Mister Vecchiato, per la prima da tecnico del Giorgione, opta per un 3-5-2: in porta c'è Dal Canton e non Bonato, linea difensiva a 3, sugli esterni Mioni e Rosin, di punta Meneghetti e Fantinato. Prima occasione per il Giorgione al 3' con un colpo di testa di Meneghetti, arrivato sugli sviluppi di un corner, che finisce di poco alto. Al 10' lancio per Meneghetti che lotta con Benedetti, riesce ad andare al tipo un po' sbilancio, palla però larga. La LeO si rende molto pericolosa al 15': azione palla a terra sulla fascia destra di Gashi che arriva sul fondo, mette in mezzo una palla invitante per Saramin che in spaccata manda però alto. A fare la partita è tutto sommato la formazione biancorossa, quadrata e ben messa in campo, padroni in casa invece che agiscono in ripartenza in virtù di un modulo che spesso diventa un 4-4-2 con Akafou e Tagliapietra a spingere sulle fasce. Il Giorgione al 23' è già costretto al cambio con l'infortunato Rosin che viene sostituito da Tampieri. Al 25' ci prova Fantinato dai 20 metri, Plechero respinge di pugno. Tre minuti dopo punizione per la LeO dalla distanza, Dal Canton va a vuoto, Benedetti devia sul fondo ma era in ogni caso in offside. La partita sale di tono: al 29' azione di Diomande, in mezzo all'area vanno al tiro sia Appiah che Fantinato, la difesa di casa in entrambi i casi fa muro. Al 38' invece l'ex Gashi prova a inventarsi il gol della domenica con uno splendido sinistro a giro dal centro destra dell'area, l'attaccante kosovaro non inquadra di poco lo specchio. Il primo tempo finisce a reti bianche. 

Nella ripresa il primo squillo arriva al 3' con un tiro di Fantinato, Plechero blocca in due tempi. Al 12' Morbioli vede l'inserimento di Tagliapietra e lo serve, Dal Canton sceglie bene i tempi dell'uscita e gli sbarra la strada. Occasione per il Giorgione al 20': cross dalla fascia di Mioni, esce male Plechero, Meneghetti di testa ha una ghiotta occasione ma colpisce in modo strano la palla che così non entra. Il secondo tempo prosegue senza grandi emozioni, le due squadre, in modo più evidente il Giorgione, sembrano quasi accontentarsi del pareggio. L'equilibrio si rompe finalmente al 34': Morbioli scodella per Gashi che la stoppa, sembra perdere l'attimo buono, riesce comunque a calciare verso la porta, la sfera subisce una deviazione ma lentamente si insacca alle spalle del portiere. Passa un minuto e la LeO raddoppia: cross basso di Morbioli, a centro area Fiorin brucia tutti sul tempo e mette in rete. I due gol subiti in rapidissima successione sono un colpo duro per il Giorgione che è costretto ad alzare bandiera bianca, la Liventina Opitergina gestisce senza troppi patemi il risultato fino al triplice fischio dell'arbitro. 

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