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Casa Marani: «In tre mesi 1.800 incontri in sicurezza»

Parenti e amici hanno potuto rivedere gli ospiti dell’Ipab nelle sedi di Villorba, Povegliano e Paese. Ancora sospese le attività del centro diurno: 1.600 le persone dotate di “Green Pass” con doppia dose

In tre mesi, dalla ripresa delle visite a parenti e amici, a Casa Marani registrata settimanalmente una media totale di 158 incontri con gli anziani ospiti nel pieno rispetto delle norme anti-contagio per 1.800 accessi totali.

Nelle tre sedi di Villorba, Paese e Povegliano a oggi circa 1.600 persone dotate di “Green Pass” con doppia dose vaccinale hanno potuto rivedere i propri cari in sicurezza all’esterno o tramite apposite postazioni, come box e manicotti, che consentono il contatto fisico con gli anziani. Continuano le videochiamate per permettere, anche agli ospiti più fragili, di mantenere le relazioni a distanza. Permane invece la sospensione, come da normativa regionale, delle attività del centro diurno.

Visita ospiti (1)-2

Oltre 1.800 incontri in sicurezza. Sono i numeri rilevati da Casa Marani a tre mesi dal via libera alle visite ai parenti nelle RSA, disposto nel maggio scorso dal Ministero della Salute. Nelle sedi dell’Ente a Villorba, Paese e Povegliano, seguendo un puntuale protocollo anti-contagio nel rispetto della normativa e delle linee guida in vigore, sono state circa 1.600 le persone autorizzate all’accesso per incontrare nuovamente gli anziani ospiti. In media, settimanalmente, registrare 158 visite totali, delle quali 40 in presenza di barriere fisiche e 118 all’esterno. Come stabilito dalle disposizioni della Regione del Veneto, restano ancora chiuse, invece, le porte del Centro Diurno nelle sedi di Villorba e Paese, destinato a persone anziane non autosufficienti. Una sospensione che continua a privare le comunità del territorio di un supporto essenziale per i soggetti più fragili, dai pasti ai servizi riabilitativi, fino alle attività socio-educative, infermieristiche e assistenziali.

«La sicurezza è importante così come il mantenimento delle reIazioni sociali, soprattutto per le persone anziane e più fragili - conclude Daniela Zambon, presidente di Casa Marani –. I numeri delle visite registrati nelle nostre strutture in questi ultimi tre mesi sono la dimostrazione dell’impegno e della dedizione costante nell’applicazione e nel rispetto delle regole a tutela della salute dei nostri ospiti e dei loro familiari. Confidiamo - continua Zambon - che con l’avanzare della campagna vaccinale e il miglioramento della situazione epidemiologica sia possibile estendere la riapertura e consentire quanto prima il riavvio delle attività del Centro Diurno, ancora oggi interdette dal Piano di Sanità Pubblica della Regione».

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