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Covid, Zaia: «Contagi di nuovo in aumento, correlazione con la scuola»

Istituti scolastici al centro del punto stampa di lunedì 1º marzo. Zaia: «Da rivedere i parametri del Cts per le chiusure». Flor sui vaccini: «370mila dosi entro fine marzo»

«L'Italia si sta colorando di arancione. In Veneto abbiamo un indice Rt che negli ultimi giorni è tornato a salire. L'incidenza di oggi ci dice in una piazza da mille persone 17 possono essere positivie. Molte regioni che oggi sono in difficoltà hanno aperto le scuole un mese prima di noi. La letteratura scientifica ci dice che esiste una correlazione tra l'aumento dei contagi e la riapertura delle scuole. Gli studenti positivi asintomatici tornano a casa e contagiano i familiari. Se servirà chiudere gli istituti lo faremo».

Lunedì 1º marzo inizia con queste parole il nuovo punto stampa sull'emergenza Covid in Veneto tenuto dal Governatore Luca Zaia insieme al direttore Luciano Flor e all'assessore Lanzarin. «Chiudere una scuola resta una sconfitta per me - prosegue Zaia - La scuola va vissuta in presenza ma non è giusto che in Italia chi vuole chiudere le scuole venga colpevolizzato. Sulle scuole abbiamo l'obbligo dell'obiettività. C'è bisogno del parere del Cts che finora si è espresso solo per chiudere le scuole nelle zone rosse e nelle zone arancioni quando si superano i 250 casi positivi su 100mila abitanti. L'incidenza dev'essere calcolata su un un numero omogeneo di tamponi fatti per tutte le regioni, senza contare che il tema dei ricoveri e dell'ospedalizzazione non va dimenticato. Noi non abbiamo gli elementi per tenere aperti o chiusi gli istituti. Stiamo vedendo però che chi ha aperto gli istituti a gennaio oggi li sta chiudendo di nuovo. Il nostro obbligo è mettere in sicurezza i ragazzi e le loro famiglie. Nei prossimi giorni ci sarà un nuovo incontro con il Governo sul tema. Non ho capito se il Governo vorrà adottare altri parametri oltre all'incidenza. Meglio soffrire adesso che trascinarci nell'agonia. Siamo preoccupati, il virus continua a circolare e chi non indossa la mascherina rischia di portarselo a casa» conclude il Governatore.

Il dottor Flor ha fatto invece il punto sulla situazione sanitaria: «I posti letto in Rianimazione non sono in calo ma in crescita. Continuiamo a dimettere ma i pazienti in entrata sono di più sia in terapia intensiva che per i reparti in area non critica. Il numero dei positivi è in lieve crescita. L'anno scorso il grosso della pandemia era scoppiato proprio a marzo. Per ora si tratta di numeri molto bassi ma sarebbe sbagliato non prendere provvedimenti in anticipo. I parametri per la chiusura delle scuole sono lontanissimi ma non possiamo aspettare di raggiungerli. Se l'andamento si stabilizza sui numeri di oggi riusciamo ad andare avanti. Siamo più o meno nella situazione in cui eravamo a fine ottobre. Sui vaccini abbiamo finito di fare la scorta di 21 giorni per il magazzino. Da oggi quindi possiamo aumentare le somministrazioni con tutte le nuove dosi che arriveranno. 370mila dosi entro fine marzo. Finora ne abbiamo somministrate 340mila. Non saranno più messe da parte e verranno usate senza freni. Entro fine settimana la Regione punta a chiudere l'accordo per consentire ai medici di base del  Veneto di somministrare i vaccini. Per gli insegnanti dai 55 ai 65 anni verranno somministrati vaccini Pfizer. Nessuna novità invece sulla trattativa regionale per l'acquisto di vaccini».

Il bollettino di Azienda Zero

Nelle ultime 24 ore sono 603 i nuovi positivi su 10586 tamponi fatti per un'incidenza del 5,70%. 24.910 i casi attualmente positivi. 1334 i ricoverati negli ospedali del Veneto, di cui 139 in terapia intensiva (-2 rispetto a ieri). Cinque i nuovi decessi rispetto a domenica.

Il video della diretta

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