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Autoparco di Vittorio Veneto: Giancarlo Baldassar nominato presidente

Subentro in corso nel consorzio che gestisce lo storico autoparco vittoriese. Il 2025 sarà l'anno del 50esimo anniversario per l'area da 24mila metri quadrati dove trovano parcheggio circa 300 mezzi, compresi quelli di Savno, Sesa e Ingam

Giancarlo Baldassar, 55 anni, imprenditore dell’autotrasporto e storico socio di Confartigianato, è da pochi mesi, nuovamente, presidente del Consorzio Autoparco Trasportatori Artigiani Vittorio Veneto. Per un avvicendamento interno, è subentrato “in corsa” nel mandato che scadrà nel maggio 2024.

Già consigliere del Consorzio dal 1999 al 2021 e presidente per tre mandati non consecutivi fino al 2018, Baldassar ha ripreso in mano, su richiesta del consiglio di amministrazione, il timone del Consorzio, per accompagnarlo durante i mesi che lo separano dall’anniversario del 50esimo, nel 2025. Mesi importanti, dunque, per rifocalizzare la percezione collettiva – e in particolare quella dei decisori pubblici - sul ruolo di un’infrastruttura strategica del Comune di Vittorio Veneto che in  quasi mezzo secolo ha dato ospitalità, assistito e accompagnato tante imprese del settore dell’autotrasporto attraverso l’erogazione di servizi, la formazione, la rappresentanza degli interessi. «L’autoparco - racconta il presidente Baldassar - nacque nel 1975 (al tempo fu il primo in Italia) grazie a un gruppo di 12 autotrasportatori che compresero che unire le forze sarebbe stato vantaggioso per tutti. In 50 anni il nostro lavoro è cambiato, ma le ragioni dello stare insieme sono ancora più che valide: custodire i nostri mezzi in un luogo sicuro al riparo da furti, danneggiamenti, multe; comprare beni e servizi a prezzi competitivi, dal carburante alle assicurazioni; effettuare il lavaggio dei mezzi e le riparazioni; aggiornarci professionalmente e costruirci occasioni di lavoro; contribuire allo sviluppo economico e sociale delle nostre comunità».

Autoparco CATAVV-01

Gli obiettivi

  • Fare rete con i consorzi di autotrasportatori presenti nel Triveneto;
  • Promuovere una convenzione con le autoscuole del territorio per portare ai “patentandi” informazioni di prima mano su come funziona un autoarticolato, in particolare su quali manovre fa in carreggiata, in modo da renderli più consapevoli dei bisogni e dei limiti dei giganti della strada e di conseguenza favorire scelte all’insegna della sicurezza;
  • Abbattere le emissioni dei propri mezzi promuovendo l’uso di un nuovo carburante sostenibile proposto da ENI;
  • Aprire l’Autoparco alle comunità locali, a partire dalle scuole, coinvolgendole con diverse iniziative.

Ma c’è un’altra partita importante che il cda presieduto dal Giancarlo Baldassar dovrà affrontare nei prossimi mesi, che è quella del rinnovo della concessione dell’area da parte del Comune di Vittorio Veneto, in scadenza nel 2026. «Certamente è una partita delicata perché ogni Amministrazione con cui siamo andati al rinnovo ha ben compreso il ruolo strategico dell’Autoparco nel territorio – conferma Baldassar –, ed è per questo che stiamo collaborando con il Comune e con Savno, che da anni usufruisce dei servizi offerti dal CATAVV, per organizzare e sfruttare al meglio tutte le potenzialità dell'intera area e far sì che il Consorzio mantenga sempre lo scopo consortile nei confronti degli associati».

I commenti

«Il Consorzio, tra i pochi a livello nazionale - dicono Enrico Maset, presidente di Confartigianato Vittorio Veneto, e Rino Carpené, presidente di CNA Vittorio Veneto - rappresenta da quasi 50 anni un esempio virtuoso di organizzazione e cooperazione tra imprese. Il suo sviluppo nel corso degli anni ha potuto mettere a disposizione delle imprese di autotrasporto una gamma sempre maggiore di servizi. È una realtà che dà lustro al territorio ed è punto di riferimento non solo per le imprese consorziate. Gode del pieno sostegno delle Associazioni di categoria, con le quali ha saputo fin da subito instaurare una proficua collaborazione».

«Il settore dell'autotrasporto, spesso caratterizzato da aziende artigiane monoveicolari, rappresenta una filiera strategica per il Comune di Vittorio Veneto e per i Comuni contermini, che in questi quasi 50 anni ha trovato nel CATAVV un partner determinante - afferma Enrico Foffani, responsabile sindacale di Cna territoriale di Treviso e Danilo Vendrame, presidente del Gruppo Trasporti di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana -. Esperienze come quella del CATAVV rimarranno centrali anche in futuro in un’economia che premia le aziende capaci di collaborare in una logica di rete e filiera sempre più interconnessa».

Ieri alla sua nascita, come oggi che sta raggiungendo la maturità anagrafica, l’Autoparco è sostenuto dalle associazioni di categoria dell’autotrasporto e dalle associazioni imprenditoriali dell’artigianato, in particolare da CNA e da Confartigianato, che con il CATAVV lavorano a stretto contatto per accompagnare gli autotrasportatori in un mestiere tanto essenziale quanto sempre più difficile a causa di una serie di problematiche, tra cui:

  • Elevati costi operativi, in particolare del carburante, delle manutenzioni e delle assicurazioni dei veicoli, che incidono significativamente sulla redditività del settore e rendono difficile la gestione delle attività di trasporto;
  • Concorrenza sleale per la presenza di una forte concorrenza da parte di autotrasportatori stranieri che offrono servizi a costi inferiori;
  • Regolamentazione eccessiva con numerosi obblighi burocratici, come l'ottenimento di licenze e certificati, che richiedono tempo e risorse significative;
  • Infrastrutture obsolete che non di rado causano ritardi nelle consegne, aumentando i costi operativi, oltre a ad avere un impatto negativo sulla sicurezza stradale;
  • Carenza di personale qualificato.

Nella provincia di Treviso sono attualmente attive 2594 unità locali che si occupano di trasporto e di magazzinaggio che danno lavoro a 13258 persone.

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