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Nuova vita per l'ippodromo: «Vogliamo farlo diventare un'arena da oltre 90 mila posti»

Il sindaco di Villorba, Marco Serena: «Quest'estate partiamo con i concerti della programmazione "Arena della Marca", ma in futuro puntiamo a creare l'arena musicale più grande d'Italia»

Una arena musicale da oltre 90 mila posti, superiore persino alla capienza di uno stadio iconico come quello di San Siro a Milano. E’ questa l’ultima idea, nata in sinergia tra i Comuni di Villorba e Treviso ed Azalea Promotion, per portare concerti e spettacoli live all'Ippodromo di Sant'Artemio. «Negli ultimi due anni abbiamo a lungo progettato con il sindaco di Villorba, Marco Serena, di portare in futuro nell’area dell’Ippodromo alcuni eventi di respiro internazionale, con artisti di livello già noti in tutto il mondo – afferma Loris Tramontin, presidente Azalea Promotion – In passato eventi da oltre 40mila presenze si organizzavano al vecchio Stadio Friuli di Udine, con indotti economici per il territorio anche di milioni di euro ma, purtroppo, da quando lo stadio è stato ristrutturato (oggi Dacia Arena da 25mila posti) non è più conveniente organizzarci concerti. La nuova “Arena della Marca”, che inaugureremo a luglio, potrebbe quindi diventare il nuovo catalizzatore della musica a livello nazionale, per un potenziale ritorno mediatico di importanza strategica».

Il progetto, arenatosi lo scorso anno a causa del Covid, vede dunque ora nuova linfa vitale grazie anche all’appoggio incondizionato dell’Amministrazione comunale di Villorba: «Il nostro obiettivo è quello di ridare vitalità al nostro Ippodromo con iniziative di livello europeo - dichiara il sindaco Serena – Tutti noi ci ricordiamo, infatti, il concerto dei Pink Floyd del 15 luglio 1989 in bacino San Marco a Venezia. Questa è la nostra idea di base, ovvero portare a Villorba concerti di artisti di fama mondiale così da riempire la nuova arena anche oltre i 90 mila posti tra postazioni in piedi e a sedere. Chiaramente – continua il primo cittadino – per realizzare tutto ciò saranno necessari sponsor economici di un certo peso. Solo con loro, infatti, potremo tramutare la struttura dell’Ippodromo nell’arena musicale più grande d’Italia. Inoltre, anche la Regione Veneto, grazie all’interessamento dell’assessore regionale Federico Caner, segue con interesse il nostro progetto e questo dimostra la bontà di quanto stiamo facendo».

Quella che all’apparenza potrebbe dunque sembrare una semplice boutade elettorale, in realtà è un progetto ben avviato e studiato nei minimi dettagli tanto da coinvolgere anche Ca’ Sugana, attuale proprietaria di tutta l’area dell’Ippodromo: «Siamo molto interessati a questo progetto - chiosa il vicesindaco di Treviso, Andrea De Checchi – Sarebbe molto bello vedere Treviso al centro del dibattito musicale nazionale, portando così la Marca trevigiana ad avere un suo importante ruolo nelle cronache di settore. Bisogna pensare che gli eventi portano pubblico e curiosità, riversando in tal modo ricchezza sulla città e creando un fondamentale viatico di natura economica». Nonostante le rassicurazioni arrivate dagli organizzatori di “Arena della Marca”, permangono comunque dei dubbi in merito alla eventuale ripercussione che un evento da 90 mila presenze avrebbe sulla viabilità di tutta la zona. Se il progetto andasse in porto, per Treviso si tratterebbe di una record assoluto di ospiti per un singolo evento su un territorio comunque già pronto ad accogliere un numero così alto di persone dal punto di vista alberghiero, ma forse molto meno dal lato delle infrastrutture.

«Se si dovessero trovare i fondi per realizzare una operazione di questo tipo dovremmo sederci a tavolino e ripensare la viabilità del quadrante, ma comunque il Comune di Villorba ed Azalea hanno già valutato in maniera approfondita questo aspetto – conclude De Checchi – Si tenga però conto che nel prossimo futuro arriveremo ad avere ben quattro caselli autostradali poco distanti dall’Ippodromo, oltre al fatto che la stazione ferroviaria di Lancenigo si trova veramente a due passi. Se a questo aggiungiamo bus navette e parcheggi scambiatori in zona industriale a Villorba ecco allora che tutto prenderebbe forma. In definitiva, sarebbe un’occasione da non farsi sfuggire».

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