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Veneto, Zaia: «Zona gialla da lunedì 1º febbraio»

Venerdì 29 gennaio il punto stampa del Governatore insieme a Giovanna Scroccaro, direttrice del settore farmaceutico: «Idrossiclorochina può essere somministrata a domicilio»

«Il Veneto è passato in verde secondo la nuova colorazione europea. Ieri eravamo stati messi in rosso scuro prima e rosso poi. Il calo dei contagi dura ormai da 29 giorni in Veneto, oggi sapremo il colore della nuova zona per la nostra regione. Siamo in attesa dell'ordinanza del Ministro Speranza. Il giallo scatterebbe da lunedì 1º febbraio».

Inizia con queste parole il punto stampa di venerdì 29 gennaio sull'emergenza Covid in Veneto. «Il nostro quadro epidemiologico non è da liberi tutti. Se saremo in zona gialla il coprifuoco resta alle ore 22, bar e ristoranti chiusi dalle 18. Ci si potrà muovere senza restrizioni in tutto il territorio regionale. Lunedì riapriranno anche le scuole superiori e l'andamento dei contagi andrà tenuto sotto controllo - ha precisato il Governatore - Pensare che in Veneto l'emergenza sia finita è sbagliato. Il resto d'Europa sta continuando con lockdown e restrizioni. Dovremo combinare le nuove aperture con l'andamento delle incidenze. Quel che è certo è che le vare categorie economiche non possono essere messe in croce. Il tema dei ristori rimane uno degli argomenti più caldi a livello nazionale. Noi come Veneto abbiamo cercato di dare aiuti con circa 15 milioni di euro tramite le Camere di commercio. La verità è che decine di attività sono in ginocchio, compreso tutto il comparto del turismo. Spero che a breve arrivino novità anche sulle mutazioni Covid scoperte in Veneto».

Idrossiclorochina si potrà prescrivere

La dottoressa Scroccaro, direttrice del settore farmaceutico, della protesica e dei dispositivi medici della Regione, è intervenuta subito dopo il presidente Zaia per parlare dei protocolli farmaceutici adottati dal Veneto: «E' necessario avere prove certe per dimostrare l'efficacia dei vari farmaci - ha detto il dottoressa - Il protocollo per il trattamento dei 1900 pazienti attualmente in cura domiciliare in Veneto si basa sui regolamenti di Aifa e Oms. Da quando è iniziata la pandemia, abbiamo fissato dei capisaldi nel nostro protocollo: l'uso di tachipirina e antinfiammatori, gli studi dicono che il cortisone torna utile soprattutto se abbinato all'ossigenoterapia. Sarà il medico a decidere se il paziente a domicilio ne ha bisogno. Abbiamo poi dato indicazioni sull'utilizzo degli antibiotici.

L'Idrossiclorochina non è indicata nelle linee guida perché sono più gli studi a sfavore rispetto a quelli a favore - ha proseguito la dottoressa - Non ha l'autorizzazione Aifa ma i medici di base possono comunque prescriverla visto che l'uso non può essere vietato. Al sindaco-medico Riccardo Szumski abbiamo chiesto di farci leggere il suo protocollo e l'abbiamo trovato piuttosto aggressivo per i pazienti in cura domiciliare. Lui incoraggia il trattamento dei malati con eparine a basso peso molecolare (farmaco per prevenire la trombosi) che però si usano solo in casi molto gravi di pazienti a letto da molte settimane. Sull'idrossiclorochina Szumski dice che è "off label" e ne raccomanda l'utilizzo ma può somministrarlo solo previa firma e consenso del paziente. Nel protocollo ci sono durate e dosaggi indicate da Szumski che dovrebbero essere specificate ai pazienti prima della somministrazione perché questi farmaci non sono regolati dall'Agenzia italiana del farmaco. L'uso di questi farmaci non può dunque diventare una prassi anche perché se il trattamento non funziona e il paziente peggiora, di sicuro l'azienda farmaceutica non risponderà per i danni al malato. I dati di Szumski non sono confermati dai report della Provincia che dice che i pazienti in cura nel resto della Marca hanno praticamente gli stessi tassi di guarigione rispetto agli assistiti del sindaco di Santa Lucia di Piave. Gli anticorpi monoclonali arriveranno presto anche in Italia - conclude la dottoressa - Il prezzo non è ancora stato fissato ma non si può ancora fare il confronto con i prezzi degli Stati Uniti. Se arriverà in Italia le spese saranno a carico del sistema sanitario nazionale».

Il bollettino di Azienda Zero

Sono 40820 i tamponi fatti nelle ultime 24, 985 i nuovi positivi trovati per un tasso di incidenza del 2,41%. 36974 i positivi ad oggi in Veneto, ieri erano 44mila. 2300 i ricoverati negli ospedali di cui 278 in terapia intensiva.

Il video della diretta

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