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Cronaca Monastier di Treviso / Via Pralongo

Donna occupa abusivamente un immobile di una famiglia trevigiana: il caso finisce in tv

La casa, sita in via Pralongo a Monastier, è stata occupata dopo essere stata lasciata momentaneamente vuota dal proprietario assente a causa di un lungo ricovero ospedaliero

La scorsa estate si erano ritrovati la casa di famiglia occupata abusivamente da una donna nigeriana che non aveva voluto saperne di abbandonare l'immobile, millantando di avere un regolare contratto di affitto. A distanza di quasi un anno nulla è cambiato e il caso è "riesploso" dopo un servizio andato in onda all'interno della trasmissione "Fuori dal coro" condotta da Mario Giordano su Rete 4. L'abitazione, che si trova lungo via Pralongo a Monastier, era difatti disabitata per problemi di salute della persona che solitamente ci vive e, probabilmente vista l'assenza di persone occupanti la struttura, questa donna ha poi deciso di entrare nell'immobile, spostando numerose suppellettili della famiglia in una cantina all'esterno, cambiando persino la serratura d'ingresso e posizionando un pesante lucchetto con chiavistello alla stessa, impedendo dunque ai proprietari ogni possibile accesso.

Stessi proprietari che, ora, sono ormai esasperati nonostante le rassicurazioni arrivate fin da subito dal sindaco Paola Moro. L'obiettivo dei legittimi titolari, infatti, è quello di riappropriarsi della casa familiare e allontanare così definitivamente la donna, un'operazione però dal lunghissimo iter burocratico e giudiziale, soprattutto a seguito della pandemia e del periodo di blocco obbligatorio degli sfratti. Nel frattempo, anche sui social, continuano le polemiche dei residenti che si sono schierati a sostegno della famiglia proprietaria, soprattutto dopo che i vigili del fuoco sono dovuti intervenire sull'immobile a causa di un possibile incendio avvenuto all'interno dello stesso.

Queste le dichiarazioni che lo scorso anno la proprietaria di casa aveva rilasciato tramite un post su Facebook: «Abbiamo una casa di famiglia a Monastier lungo una strada di traffico sostenuto, chiusa per motivi di salute di chi ci abita. Circa 15 giorni fa è stata occupata abusivamente da una signora non italiana che ha portato all'interno le sue cose e messo un lucchetto sulla porta, che lei chiude quando esce. Immediatamente sono state avvisate le forze dell'ordine e le Istituzioni ma la Legge non permette a nessuno di buttarla fuori. Diciamo che tutti hanno le mani legate. Ci sono degli avvocati che stanno cercando di fare qualcosa. Tempi lunghi, e risorse economiche da investire. Abbiamo cercato di essere cortesi e comprensivi ma siamo anche arrabbiati. Andiamo a fare un civile disturbo in casa nostra e veniamo insultati. Ci sembra di vivere un incubo. Non ci resta che aspettare i tempi biblici di tutto. Quindi dico a tutti voi di prestare attenzione alle vostre case. Queste persone non hanno timore, sanno molto bene che nessuno li può buttare fuori in tempi brevi. Sia chiaro che non voglio alzare polveroni politici, voglio solo che si sappia che tutto questo può capitare a chiunque».

A seguito, dunque, dell'importante striscia di polemiche sui social, il Comune ha nelle ultime ore diffuso un preciso comunicato stampa con il quale spiega come stanno realmente i fatti. Qui di seguito il testo integrale:

"In merito alla questione dell’immobile occupato sito in via Pralongo, oggetto del recente “servizio” trasmesso nella puntata del 23 marzo dalla trasmissione “Fuori dal Coro”, attesa la superficialità con cui è stata trattata una questione delicata e complessa, l’Amministrazione comunale ha ritenuto di dover emettere il presente comunicato di risposta. Questa Amministrazione condanna ogni forma di violazione della legge ed è sempre stata a supporto dei propri concittadini per fornire vie di conciliazione e risoluzione della vicenda, nel costante rispetto delle norme.

La complessità della vicenda nasce dal fatto che nel caso di occupazione abusiva di un immobile di proprietà altrui è necessario che venga sporta formale querela avanti le forze dell'ordine da parte dei titolari del diritto leso in quanto trattasi di reati punibili a querela di parte. Nel caso specifico i soggetti titolati a farlo sono gli amministratori di sostegno, avvocati esterni al nucleo familiare, i quali vi hanno tempestivamente provveduto. Non appena l’Amministrazione è venuta a conoscenza della vicenda, si è premurata che tutti i passaggi legali fossero compiuti affinché venisse ristabilita la situazione di diritto, nel rispetto di quanto la legislazione prevede.

Successivamente alla presentazione della querela, il procedimento è stato preso in carico dalle forze dell'ordine e dall’Autorità giudiziaria, le quali sono le uniche Istituzioni competenti a disporre lo sgombero dell’immobile. L’Amministrazione non può far altro forze dell'ordine e con la Prefettura, in un’ottica di risoluzione della vicenda. Il Sindaco di un Comune non può, infatti, emettere un’Ordinanza di sgombero di un immobile, se non in caso di situazioni contingibili e urgenti di pericolo per la salute e l’igiene pubblica, in forza di quanto previsto dagli artt. 50-54 del TUEL, situazioni che nel caso di specie non sussistono.

In questo senso, dopo aver appreso che dall’abitazione in questione fuoriusciva del fumo non meglio identificato, ed atteso che, come si è appreso nel corso della trasmissione, si notavano segni di annerimento da fumo sui muri esterni dell’immobile, lo stesso Comune di Monastier sollecitava l’intervento dei vigili del fuoco, nella giornata di giovedì 25 marzo. Questa Amministrazione si è premurata anche di fornire supporto a chi vanta diritti emotivi sul bene, facendo da tramite e agevolandone le comunicazioni. Si cercano di comprendere le ragioni di chi ha trascorso parte della propria vita in questo immobile, ma il compito principale di una buona Amministrazione rimane anche quello di valutare oggettivamente le situazioni. Si ribadisce pertanto che:

- nel nostro Comune la via della legge è, e sempre sarà, l’unica via per ripristinare la giustizia di fronte all’ingiustizia;

- le vie legali sono già state azionate per ripristinare la disponibilità del bene a favore di chi vanta su di esso un diritto reale;

- lo sforzo dell’Amministrazione è massimo per addivenire alla soluzione della vicenda, anche senza l’utilizzo di toni sensazionalistici che complicano ulteriormente i rapporti, alimentando odio ed insicurezza nei cittadini;

- ogni cittadino di Monastier può sentirsi sicuro nella propria abitazione, poiché trattasi di un caso isolato e particolareggiato;

- rientra anche nel compito degli amministratori condannare ogni forma di violenza, anche verbale, come quella che abbiamo registrato in particolare all’interno dei social media successivamente alla trasmissione."

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